200 lire, prova a trovare questo errore di conio: il valore ti sorprenderà

La 200 lire è stata una delle monete impiegate durante la seconda parte del 20° secolo, in Italia, che ha adottato proprio questa valuta in modo diverso a quella di tante altre, non essendo un “taglio monetario” che aveva esistenza in contesti precedenti, infatti la 200 lire è sostanzialmente nata la prima volta alla fine degli anni 70 del secolo scorso. Moneta quindi unica nel suo genere , e tra le più diffuse e riconoscibili ancora oggi a più di vent’anni di dismissione della lira. Anche per questo motivo gli esemplari esistenti sono ancora abbastanza da essere facilmente valutabili e la 200 lire è anche una di quelle emissioni che evidenzia anche alcune varianti di errore di conio.

Ne esistono vari, in particolare due che fanno parte di un contesto di esemplari abbastanza ristretto della 200 lire.

Quali sono questi errori corrispondenti ad esemplari ovviamente rari? E quanto valgono?

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La 200 lire è stata diffusissima anche rispetto agli standard di altre monete, considerata una dal valore medio tra le emissioni già presenti al momento della prima emissione: nel 1977 la zecca ha iniziato ha produrre un ingente quantitativo di emissioni del genere, soprattutto nella variante più conosciuta, quella con l’ingranaggio che circonda la raffigurazione “basica”, denominata per l’appunto Lavoro, intorno al valore facciale di 200 lire.

Questa moneta è stata coniata in numeri importanti fino al 2001 ma è tra gli anni 70 e 80 che è divenuta particolarmente apprezzata anche presso i collezionisti che hanno notato una particolare forma di errore di conio radicata in due specifiche varianti.

La prima è chiamata mezzaluna, ossia una piccola forma diversa riconoscibile nel collo della donna ritratta di profilo che presenta uno “sbaffo” di conio come da immagine, in alcuni esemplari del 1978, esemplari comunque molto rari, ne esistono poche centinaia e per questo il loro valore è mediamente radicalizzato tra i 50 euro di uno in buono stato fino a 250 euro per uno in Fior di Conio.

200 lire errore di conio

L’anno successivo è stato coniato anche un piccolo quantitativo di un errore di conio forse ancora più famoso noto come Testa pelata in quanto fa riferimento ad una forma di dettaglio della testa, in particolare nella zona in alto del capo che rispetto alla naturale raffigurazione è senza capelli.

In questo caso il valore viene modificato anche dalla presenza o meno della firma dell’incisore in basso, che può portare un singolo pezzo valere tra i 120 ed i 180 euro se senza firma, mentre per un pezzo con la firma il valore può arrivare anche a 270 euro.

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