In Italia siamo molto legati al passato, in alcuni casi fin troppo, ma nel caso dell’aspetto monetario questo risulta essere giustificabile dato l’impatto notevole che ha avuto la lira italiana, valuta che ancora oggi risulta essere interessante e molto riconoscibile anche per i non appassionati di numismatica. In modo specifico sono le banconote da 1000 lire quelle più diffuse e comuni, come la famosa Montessori oppure la Marco Polo, emissioni cartacee che hanno di fatto impiegato poco tempo per affermarsi. Eppure nell’ultimo decennio di “vita” della lira è stata diffusa anche la versione monetaria della 1000 lire, una moneta di tipo bimetallico.
Ma quanto vale oggi questa moneta, che in pochi anni ha fatto molto parlare di se, anche per ragioni abbastanza particolari?
Ecco la verità, unita ad una storia che difficilmente sarà ricordata da tutti.
Hai questa particolare moneta da 1000 Lire? Ecco quanto vale
La 1000 lire moneta è stata parte di un progetto di cambio monetario iniziato fin dagli anni 80, a fronte di una netta svalutazione della valuta italiana: le 1000 lire intese come valore monetario effettivo erano oramai ridotte ad emissioni di scarso valore quindi l’idea di svilupparne in forme metalliche sembrava una buona idea.
Si tratta dell’esemplare Italia Turrita, dalla raffigurazione della testa di una giovane coronata dalle torri, storico simbolo allegorico dell’Italia fin dai secoli passati, utilizzata anche per le monete degli anni 90 da 50 e 100 lire, si tratta questa volta di una emissione coniata in due leghe diverse, oggi risulta essere simile alla moneta da 1 euro.
Nel 1997 fu avviata la distribuzione costellata però da un errore grafico grave, che portò lo Stato e quindi la zecca di Roma a correggere l’emissione sulla raffigurazione nella quale è presente una parte dell’Europa: la Germania nelle monete del 1997 infatti risulta essere ancora separata tra i due stati, quella Federale ad Ovest e la DDR ad Est, realtà che non esisteva più dalla riunificazione tedesca iniziata dal crollo del muro di Berlino del 1989.
L’errore fu addirittura un vero e proprio caso, anche se tutte queste monete non furono mai ritirate ed utilizzate regolarmente fino all’uscita di scena della lira nel 2002. Nel frattempo però l’errore fu corretto dal 1998 con la Germania correttamente unificata anche se emerse un altro, di sbaglio grafico, ossia la posizione della Danimarca.
Sono comunque monete non rare ma gli esemplari del 1999 e 2000 sono sensibilmente più rari e possono valere da 10 fino a 35 euro se realmente in ottimo stato di conservazione.
