Ha confessato l’autore materiale dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega

ROMAElder Finnegan Lee è il cittadino americano reo confesso dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega. Il Carabiniere ucciso era originario di Somma Vesuviana.

Il 25 luglio, in pieno centro cittadino a Roma, nel corso di un servizio di controllo, il vicebrigadiere dei carabinieri, assieme ad altri colleghi aveva fermato due persone sospette che trasportavano uno zainetto, probabilmente rubato.

Il giovane omicida ha raccontato agli inquirenti quanto avvenuto in via Pietro Cossa a Roma. Ha affermato che non immaginava che si trattasse di un carabiniere, negando, quindi, che il vice brigadiere si fosse qualificato. Il 19enne si è nascosto dietro la scusa di non comprendere la lingua italiana.

I carabinieri che indagano sulla vicenda hanno fatto una ricostruzione dei fatti.

Quella notte, poco prima dell’aggressione, due giovani statunitensi, avrebbero sottratto uno zaino a un cittadino italiano, al quale avevano dichiarato telefonicamente che glielo avrebbero restituito in cambio di 100,00 euro e di una dose di cocaina.

La vittima aveva allertato i carabinieri che si erano presentati all’appuntamento al suo posto, per arrestare i responsabili.

Nonostante si fossero qualificati come appartenenti all’arma dei carabinieri, i giovani non hanno esitato a reagire; da qui è nata una colluttazione che è degenerata, con l’uso del coltello che ha ucciso il giovane vice brigadiere, con otto fendenti.

Successivamente è stato rinvenuto lo zainetto, nascosto all’interno di una fioriera, d’avanti all’albergo dove i due giovani alloggiavano.

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