Prefettura Taranto: consegnata medaglia d’onore a Lolli

TARANTO – “Importante avvenimento in Prefettura a Taranto dove il prefetto Demetrio Martino a consegnato a un ex prigioniero di guerra centenario la medaglia d’onore. Si tratta di Giovanni Lolli. Sempre ieri anche Rinaldo Melucci ha voluto ricordare l’importante ricorrenza affidandosi a un post Facebook.”

Prefettura di Taranto: la medaglia d’onore

Il 27 gennaio 2022 “in occasione della ricorrenza della celebrazione del “Giorno della Memoria“, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, si è svolta, in Prefettura, la cerimonia di conferimento di una medaglia d’onore, ai sensi della Legge 27 dicembre 2006, n.296, art.1, commi 1271-1276. Il Prefetto Demetrio Martino ha consegnato la distinzione onorifica, conferita dal Presidente della Repubblica, al sopravvissuto ai lager, oggi centenario: Sig. Giovanni Lolli. Il Prefetto ha voluto sottolineare come il ricordo e la testimonianza siano lo scopo di questa giornata commemorativa affinché la drammaticità della storia dei fatti e delle immagini del passato restino nel cuore di ognuno di noi, per accrescere la coscienza della memoria elaborandone il valore attuale che diventa patrimonio personale e collettivo. Alla sobria, ma significativa iniziativa, che si è svolta nel rispetto della normativa in vigore per il contrasto dell’emergenza epidemiologica in atto, hanno preso parte, oltre ai familiari dell’insignito, il Commissario Straordinario del Comune di Taranto e i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.”

Chi è Giovanni Lolli?

Giovanni LOLLI , nato a Corigliano d’Otranto (LE) il 14 ottobre 1922, fu chiamato alle armi il 23 gennaio 1942 ed assegnato al 5° Raggruppamento Artiglieria d’istanza a Pola. Il successivo 23 novembre fu assegnato alla Legione Carabinieri di Bari. Unitamente al Corpo d’appartenenza, fu trasferito a Durazzo (Albania), dove fu fatto prigioniero dai tedeschi e costretto ad attraversare a piedi tutta la ex Jugoslavia per raggiungere l’Ungheria e da qui, in treno, in vagoni piombati, il campo di concentramento Stammlager X-A ad Amburgo, dove rimase fino al 25 settembre 1945.”

Parla anche Rinaldo Melucci

“La Giornata della Memoria per Taranto ha un nome e un cognome: quello del carabiniere Luigi Zingarelli, per il quale è stata posta la prima pietra d’inciampo in città.

Sua figlia, nella cerimonia di deposizione della pietra, fece un piccolo gesto tanto naturale quanto significativo. Con un bacio sulle dita, accarezzò il nome di suo padre inciso sull’ottone. Pensai che in quel bacio viveva da oltre 70 anni l’amore della signora Rosa per il suo papà. I sentimenti “non invecchiano, quasi mai, con l’età”, potremmo dire parafrasando una canzone. E se questa regola vale per tutti i sentimenti, anche quelli che nel ‘900 sfociarono nell’atrocità dei campi di concentramento, allora tanto più bisogna tenere viva la memoria delle conseguenze di quell’odio che portò persecuzione e morte nelle nostre strade. Affinché anche il più piccolo fanatismo violento non divampi mai più, condivido con voi il ricordo di quel momento così delicato.” Queste le parole dell’ex sindaco di Taranto affidate a un post.

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