TARANTO – Il caso Ex Ilva continua a preoccupare principalmente tutte le famiglie che hanno una o più persone impiegate nello stabilimento.
La chiusura dell’area a caldo come richiesto dal TAR di Lecce ha portato nell’immediato la richiesta di ricorso da parte di ArcelorMittal al Consiglio di Stato.
La sentenza crea disagi e imbarazzi, perché da un lato si vuole fortemente la riconversione ecologica dall’altro i dipendenti sia diretti sia dell’indotto, circa 20 mila famiglie, sono preoccupati per il loro destino. Per il TAR le emissioni inquinanti emesse dallo stabilimento sono un pericolo immanente e permanente.
La preoccupazione è espressa però anche dal segretario della Film Cisl Benaglia che afferma: questo è l’ennesimo ribaltone da parte del TAR di Lecce, che minaccia però fortemente alla vita dello stabilimento e degli operai, proprio mentre si discute del nuovo piano di produzione industriale.
Il sindacalista ha affermato: Taranto deve continuare a vedere le produzioni mediante una riconversione sostenibile e decisa da parte degli investimenti del nuovo piano industriale.