TARANTO – Il Movimento 5 Stelle di Taranto ha recentemente avviato una nuova iniziativa politica per contestare l’ipotesi di un rigassificatore nel porto della città, in particolare in relazione al futuro dell’ex Ilva. La proposta, formalizzata dalla consigliera Annagrazia Angolano, prevede il deposito di una mozione in Consiglio comunale e una raccolta firme per evidenziare la contrarietà verso questo progetto.
Un’interrogazione strategica per il territorio
La mozione è stata presentata con l’intento di chiarire ufficialmente la posizione dell’Assise comunale sull’Accordo di Programma che contempla la riconversione del polo siderurgico. Questo accordo, come si è appreso, include l’installazione di forni elettrici e impianti DRI, alimentati da gas proveniente da una nave rigassificatrice. Un ipotesi che ha già suscitato reazioni avverse da parte dell’amministrazione comunale, la quale ha formalmente respinto l’idea di un rigassificatore nel porto di Taranto.
Critiche ambientali e sanitarie
Il Movimento 5 Stelle ha evidenziato le potenziali criticità legate a questa iniziativa, sottolineando le implicazioni ambientali, sanitarie e di sicurezza. “Taranto non può più subire decisioni imposte dall’alto”, affermano i rappresentanti del gruppo. Con questa mozione, si richiede al Consiglio di ribadire la propria opposizione al rigassificatore e di mantenere coerenza con gli atti amministrativi già adottati, proponendo alternative per l’approvvigionamento energetico che possano garantire un futuro sostenibile per lo stabilimento.
Supporto a livello nazionale
In aggiunta, a supporto di questa iniziativa locale, il senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del M5S, ha annunciato la presentazione di un emendamento finalizzato ad escludere esplicitamente la nave rigassificatrice dal percorso previsto per l’ex Ilva. Questa azione mira a rafforzare ulteriormente la posizione del Movimento anche a livello parlamentare.
Coinvolgimento della cittadinanza
Per dare forza alla sua campagna, il gruppo territoriale ha deciso di lanciare una raccolta firme per coinvolgere direttamente la cittadinanza, mirando a rendere evidente la volontà della comunità di Taranto in merito a questo delicato tema. “Il futuro industriale della città deve essere costruito nel rispetto della salute, dell’ambiente e della sicurezza”, dichiarano i rappresentanti del Movimento, ponendo l’accento su come le decisioni riguardanti la città debbano rispecchiare le istanze dei suoi abitanti.
La mozione, l’emendamento e la raccolta firme sono quindi intesi come un’unica azione politica coerente, volta a garantire che le scelte strategiche sul futuro di Taranto siano in linea con le esigenze della comunità locale.
