Nella tarda serata del 22 dicembre, i Carabinieri della Stazione di Talsano hanno arrestato un giovane di 30 anni a Taranto, accusato di aver aggredito il padre convivente, un 61enne. L’intervento delle forze dell’ordine è stato attivato da una richiesta di aiuto che è pervenuta alla Centrale Operativa, permettendo così un intervento tempestivo presso l’abitazione della vittima.
Un intervento tempestivo contro la violenza domestica
All’arrivo dei militari, è emersa una situazione di grave disagio e violenza domestica. Durante la ricostruzione dell’accaduto, il padre ha dichiarato che il figlio aveva da tempo messo in atto comportamenti vessatori, includendo aggressioni fisiche e verbali, minacce e pressioni psicologiche. Le sue azioni erano finalizzate all’ottenimento di denaro destinato all’acquisto di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’ultimo episodio, il giovane avrebbe inflitto una ferita al collo del padre, costringendolo a ricevere soccorsi. La vittima è stata immediatamente trasportata presso l’Ospedale di Taranto, dove ha ricevuto le cure necessarie dai sanitari.
Attivazione del “Codice Rosso”
Data la gravità della situazione e il rischio imminente per la persona offesa, i Carabinieri hanno attivato il protocollo del “Codice Rosso”, previsto dalle normative vigenti per i reati di violenza domestica e di genere. Questa procedura consente un’accelerazione delle attività investigative e giudiziarie, garantendo così una risposta immediata ed efficace a favore delle vittime. I Carabinieri collaborano direttamente con l’Autorità Giudiziaria per garantire la massima protezione alla vittima.
Il ruolo dei Carabinieri nella lotta contro la violenza domestica
L’Arma dei Carabinieri svolge un ruolo cruciale nel contrasto ai maltrattamenti in famiglia, operando non solo sul piano repressivo, ma anche su quello preventivo e di prossimità. Grazie alla presenza capillare delle Stazioni sul territorio, i militari sono addestrati a riconoscere i segnali di violenza domestica e a fornire un’accoglienza sicura e riservata alle vittime. In caso di necessità, si attivano reti di supporto che coinvolgono servizi sociali, strutture sanitarie e centri antiviolenza.
Il giovane arrestato, mantenendo la presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva, è stato condotto presso la Casa Circondariale “C. Magli” di Taranto, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità competente. Le forze dell’ordine invitano tutte le vittime di violenza o maltrattamenti a denunciare e a cercare supporto, affinché possano sfruttare gli strumenti di tutela previsti dalla legge.
