TARANTO – Le lavoratrici e i lavoratori impiegati nei servizi di ausiliariato e pulizia degli asili comunali sono pronti a mobilitarsi davanti a Palazzo di Città il 29 dicembre, in concomitanza con il consiglio comunale, per protestare contro la decisione dell’amministrazione di sospendere il servizio senza preavviso e per il nuovo capitolato d’appalto che minaccia di ulteriore precarizzazione del loro lavoro.
Decisione Improvvisa e Malcontento
Secondo quanto riportato dai sindacati, in particolare dallo Slai Cobas, il 22 dicembre scorso, il Comune avrebbe comunicato la cessazione dei servizi degli asili nido senza fornire motivazioni ufficiali. Questo provvedimento, viene denunciato, comporta la perdita di ulteriori giornate lavorative e un abbassamento della retribuzione per le lavoratrici, che già operano in condizioni precarie. Informalmente, pare che la causa di questo blocco sia da attribuire a problemi di natura economica.
Precarietà e Nuovo Appalto
Le lavoratrici sono preoccupate per la prospettiva di un nuovo appalto temporaneo di sei mesi, che potrebbe essere prorogato, aumentando ulteriormente l’incertezza occupazionale. Le rappresentanti hanno cercato di ottenere chiarimenti dalla direzione dell’assessorato ai Servizi educativi, ma senza successo. Le informazioni, considerati riservate, non sono state comunicate, alimentando così il malcontento.
Critiche al Nuovo Capitolato
Le contestazioni si concentrano su vari aspetti del nuovo capitolato, in particolare sulla riduzione della durata degli appalti, che passerebbero da tre anni a un periodo compreso tra sei e otto mesi. Viene criticata anche la proposta che suggerisce un abbassamento dell’orario settimanale da 24 a 21 ore, senza riconoscere giornate di pulizia straordinaria, né attività legate a festività.
Inoltre, il nuovo capitolato escluderebbe il lavoro estivo, abrogando anche un mese aggiuntivo precedentemente conquistato attraverso le mobilitazioni. Le lavoratrici evidenziano che il carico di lavoro rimarrebbe invariato, nonostante sia prevista una riduzione delle unità impiegate, evidenziando una contraddizione e una potenziale aumento della pressione lavorativa.
Richieste delle Lavoratrici
Le lavoratrici, in vista della protesta del 29 dicembre, avanzano diverse richieste: l’aumento dell’orario di lavoro a una media di 30 ore settimanali, la fine delle sospensioni estive e festive, il riconoscimento del terzo livello retributivo e il mantenimento della qualifica di ausiliariato, con una distinzione chiara tra ore dedicate alla pulizia e quelle di supporto educativo.
In un contesto di rivendicazioni ancora senza risposte ufficiali, la mobilitazione del 29 dicembre rappresenta un’importante occasione per far sentire la propria voce e chiedere un cambiamento concreto nelle condizioni lavorative dei servizi educativi nella città di Taranto.
