Tragedia al Carcere di Taranto: suicidio il giorno di Santo Stefano

Un tragico episodio ha scosso il Carcere di Taranto il giorno di Santo Stefano, venerdì 26 dicembre, quando un detenuto di circa 50 anni si è tolto la vita nella propria cella. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio e ha immediatamente attirato l’attenzione del sindacato della polizia penitenziaria, Sappe, che ha denunciato la grave situazione in cui si trovano molti detenuti affetti da disturbi psichiatrici.

Dettagli del suicidio

Il detenuto, originario della provincia di Taranto e recluso per reati di maltrattamento in famiglia, si trovava nel reparto infermeria della struttura penitenziaria. Secondo quanto riportato, il suicida condivideva la stanza con un altro detenuto. Al momento del tragico gesto, l’agente di servizio e il compagno di cella hanno lanciato l’allarme, tentando di prestare le prime cure in attesa dell’arrivo dei sanitari. Purtroppo, nonostante i soccorsi, i medici hanno potuto solo constatare il decesso dell’uomo.

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Critiche alla gestione dei detenuti psichiatrici

Federico Pilagatti, responsabile del sindacato Sappe, ha espresso forte preoccupazione per il crescente numero di suicidi tra i detenuti con problemi psichiatrici. Nel comunicato, Pilagatti ha sottolineato come sia inaccettabile che questi individui vengano “buttati in carcere e dimenticati senza cure adeguate” e ha ribadito l’importanza di trasferirli in strutture specifiche, come le Residenze di Assistenza per Malati Psichiatrici (Rems), anziché nei penitenziari ordinari. La mancanza di un adeguato supporto psicologico e la carenza di strutture adatte aggravano ulteriormente la situazione, facendo sì che i detenuti con problemi mentali affrontino un destino doloroso e, in molti casi, mortale.

Il contesto e la risposta delle autorità

Il suicidio del detenuto tarantino non è un caso isolato, ma si inserisce in un quadro preoccupante che riguarda il sistema penitenziario italiano. Con dati sempre più allarmanti, la questione della salute mentale in carcere è diventata oggetto di discussione tra esperti, politici e associazioni. La necessità di riforme è ormai evidente e richiama l’attenzione su un tema delicato e spesso trascurato.

Questa tragedia, sebbene non sia una notizia frequentemente riportata, evidenzia la necessità di un cambiamento sistemico. Il tema è complesso e richiede un’analisi approfondita da parte dei decisori politici e delle istituzioni competenti, affinché si possano garantire condizioni di vita dignitose e un adeguato supporto psichiatrico per tutti i detenuti.

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