Hong Kong, scontri contro la legge sulla sicurezza

Scenari da guerriglia urbana a Hong Kong per le proteste contro la legge cinese sulla sicurezza. La polizia, infatti, spara lacrimogeni e scatta un maxi arresto di almeno 150 persone. La questione è che al congresso del popolo di Pechino si discute la norma sulla sicurezza e secondo i cittadini, potrebbe essere un modo per dare il colpo letale all’autonomia dell’ex colonia cinese. La polizia ha esploso delle cariche di gas per fermare i manifestanti e la situazione è ben presto degenerata. Le proteste principali si sono verificate nel quartiere di Causeway Bay, mentre centinaia di persone volevano far valere la loro idea.

Hong Kong in guerriglia urbana

Intanto, Hong Kong continua la sua battaglia per dire no alla nuova legge sulla sicurezza e anche per rivendicare l’autonomia dell’ ex colonia. La polizia ha eseguito oltre 150 arresti, ma i manifestanti sembrano intenzionati a non mollare. Migliaia si sono uniti alla protesta in piazza e le forze dell’ordine hanno cercato di disperdere i dimostranti anche con l’aiuto di lacrimogeni. Insomma, la situazione è al limite e probabilmente, gli sconti andranno avanti anche nei prossimi giorni, almeno che non ci saranno delle novità sulla legge.

Gli scontri tra manifestanti e polizia

Intanto, vi sono degli scontri in corso tra manifestanti e polizia. I cittadini di Hong Kong, e in particolare quelli delle zone più moderne e commerciali dell’ex colonia cinese, hanno detto che continueranno la lotta con determinazione ma in forma democratica. Intanto, da Pechino arriva la notizia che la legge andrà approvata il prima possibile. Ha detto che è una questione interna alla Cina e che quindi non accetteranno alcuna intromissione da parte di stranieri. In particolare, questo lo ha rimarcato il ministro degli Esteri che si è detto ancora più convinto a portare avanti questa norma.

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