Arpa Puglia verifica emissioni dal 20 al 29 febbraio a Taranto

TARANTOArpa Puglia ha inviato una relazione in merito a quanto accaduto tra il 20 e il 29 febbraio 2020. La vicenda, infatti, riguarderebbe degli eventi emissivi odorigeni. Quindi, Arpa Puglia era tenuta a fare la relazione per capirne l’origine.

Infatti, in una prima comunicazione, l’ente aveva già dichiarato l’aumento degli inquinanti gassosi tra il 20 e il 21 febbraio 2020. La questione avrebbe poi coinvolto l’Ispra per ulteriori accertamenti. Ora, nella nuova relazione, si vengono a sapere le fasce orarie dove si sono sviluppati gli eventi emissivi.

In più, ci sarebbero al vaglio anche comunicazioni ricevute dai Vigili del Fuoco da parte dei cittadini. Infine, c’è la nota di Arcelormittal del 26 febbraio 2020 che indica odore di gas nella zona parcheggio della Direzione e nella Portineria A.

Arpa Puglia: ecco cosa dice l’Ispra

Infine, ci sono stati i wind days nei giorni: 20, 22, 27 e 28 febbraio 2020. Nel frattempo, l’Ispra ha dichiarato quanto segue.

“(…) non trova riscontro nei dati relativi alle ricadute in aria ambiente, rilevate sia attraverso i DOAS, che con le 8 centraline di H2S e nelle 4 cabine complete ENI1-ENI4, andando ad analizzare attentamente i dati delle ore serali del 20/2 e delle prime ore del mattino del 21/2 (…). Per quanto riguarda le misure di H2S, rilevate dalla rete ENI, le concentrazioni orarie sono risultate piuttosto contenute e al di sotto della soglia olfattiva”.

Invece, per quanto riguarda il periodo dal 23 al 26 febbraio, si evidenzia un aumento delle concentrazioni di benzene, che sarebbe stata derivata anche dalla fermata di alcuni impianti dell’Eni.

Ora, quindi, dopo la valutazione del ministero dell’Ambiente, si aspetta il parere del Tar sull’eventuale fuga di emissioni anche da parte della raffineria. Nel frattempo, Arpa Puglia ha inviato la relazione a chi di competenza.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy