Ex Ilva, Giuseppe Conte chiede unità per contenzioso

Nessuna trattativa con ArcelorMittal per l’ex Ilva. Giuseppe Conte, con il ministro Di Maio, il ministro Patuanelli e il ministro Boccia, ha chiesto ai referenti locali di avere una voce unica nella vicenda ArcelorMittal.

Infatti, al vertice a Roma sono stati chiamati:

  • il presidente della provincia Gugliotti;
  • il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci;
  • il governatore Michele Emiliano;
  • l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mino Borraccino;
  • sindaci della provincia di Taranto.

Giuseppe Conte tiene il punto sull’ex Ilva. Infatti, se la società franco-indiana deciderà di non cambiare la sua posizione, il Governo potrebbe partire con un contenzioso in tribunale.

Non si esclude nemmeno la nazionalizzazione dell’azienda.

“Sul caso Ilva tutto il Sistema Italia – partiti di maggioranza e opposizione, senza distinzione di colore politico, autorità locali e nazionali, lavoratori e parti sociali – deve rispondere con una voce sola. Il nostro Paese non accetterà ricatti. E faremo di tutto per salvare i posti di lavoro e portare avanti il piano industriale e ambientale. Dobbiamo farlo tutti insieme, uniti e compatti” spiega il Premier sulla sua pagina Facebook.

Il Premier teme che la società stia pensando alla dismissione dell’ex Ilva già da tempo. Infatti, ci sarebbe un documento articolato di 18 pagine dove si chiede la chiusura del contratto al Tribunale di Milano. Per Conte, si tratta di documentazione che non si può fare in un giorno.

Sul tavolo ci sono diverse soluzioni, ma la precondizione è non farsi prendere in giro dalla multinazionale.

“Se una Multinazionale ha firmato un impegno con lo Stato, lo Stato deve farsi rispettare, chiedendo il rispetto dei patti e facendosi risarcire i danni” ha spiegato su Facebook il ministro Luigi Di Maio (M5S).

Il Presidente del Consiglio spiegherà la situazione oggi, alle ore 23.30, su Porta a Porta a Rai 1.

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