Rinaldo Melucci su Taranto: guardare al modello europeo

TARANTORinaldo Melucci è uno dei candidati alla carica di sindaco che ha maggiore popolarità. Il politico ha rilasciato una intervista a un giornale locale online che l’ha ascoltato a tutto tondo per quanto riguarda i temi affrontati non solo da membro del centrosinistra, ma anche come cittadino.

Rinaldo Melucci parla di Taranto

Melucci inizia subito a parlare delle Brt spiegando innanzitutto il significato di questa sigla.
«Brt sta per “bus rapid transit”, autobus a transito rapido. A Taranto saranno realizzate due linee, una “blu” e una “rossa”, per circa 60 km complessivi. È un progetto enorme, già finanziato dal Governo con 265 milioni di euro, una metropolitana leggera di superficie, su sede stradale dedicata, che collegherà le periferie estreme della città, attraversandone i quartieri storici. Spostarsi sarà un’esperienza completamente diversa e assolutamente sostenibile».

Inoltre «Siamo arrivati prima di Bolzano, visto che a molti piace fare classifiche. È motivo di grande orgoglio per me e per tutta l’amministrazione che ho guidato, perché abbiamo dimostrato che Taranto ha le carte in regola per essere luogo di innovazione, driver per un’idea alternativa di Mezzogiorno. Le Brt saranno il mezzo di trasporto che utilizzeranno visitatori e sportivi che verranno in città per i Giochi del Mediterraneo, nel 2026, ma faremo in modo che per quella data anche le idrovie possano esprimere il loro pieno potenziale».

Ingenti le risorse destinate alla partecipata Kyma Mobilità. «Dal 2017, fino a oggi, Kyma Mobilità ha rinnovato oltre la metà del suo parco mezzi, con una quota considerevoli di bus ibridi: lo scorso anno ne sono arrivati 24, a partire da quest’anno ne arriveranno altri 53, più 5 a trazione elettrica esclusiva, tutti nuovi di zecca. Non era mai accaduto in queste proporzioni, perché in precedenza si era fatto ricorso all’acquisto di mezzi usati. Non è meno rilevante, poi, l’operazione condotta sulle pensiline, rinnovate nella maggior parte delle fermate e integrate con display per le informazioni sui tempi di percorrenza in 20 postazioni».

Taranto merita una ristrutturazione

La ristrutturazione urbanistica di Taranto è un altro fattore che sta a cuore a Melucci. Infatti è «Una cosa che non accadeva da più di 40 anni: abbiamo avviato il percorso di redazione del Piano Urbanistico Generale attraverso la scrittura del Documento Programmatico Preliminare. È stato un momento di partecipazione entusiasmante, che ci ha consentito di capire dove volesse andare la città e di gettare le basi del piano locale di transizione “Ecosistema Taranto”. Quel lavoro ha attivato ulteriori percorsi di pianificazione, come Pums e Peba, rispettivamente mobilità sostenibile e barriere architettoniche, tenendosi tutto insieme in un affresco organico della città che non era mai stato immaginato».

Senza mai dimenticare i grandi e piccoli quartieri e «gli esempi sono molteplici. Abbiamo ideato la “green belt”, un programma di piantumazioni massive per circondare la città con nuovi alberi, per Taranto 2 abbiamo definito il piano di rigenerazione e riorganizzazione degli spazi che mancava dai tempi delle lottizzazioni, per Lido Azzurro abbiamo definito un piano per la riduzione del rischio idrogeologico, come per il quartiere Salinella dove sarà realizzato il parco del Mediterraneo, cuore del masterplan dei giochi del Mediterraneo. Talsano, Lama e San Vito potranno contare su un Programma Integrato di Rigenerazione Urbana, mentre per le aree “cerniera” tra città e porto abbiamo dato il nostro contributo integrando il Piano Regolatore Portuale. Poi c’è la grande pianificazione per il quartiere Tamburi, con 64 milioni di investimento, che meriterebbe un approfondimento dedicato, come tutti gli altri quartieri periferici».

Talsano, Lama e San Vito, le “tre terre” hanno visto un grande incremento di servizi rispetto agli anni passati. «Abbiamo portato l’illuminazione pubblica in strade che non l’avevano mai avuta, con vantaggi per la sicurezza, la vivibilità e l’apprezzamento degli immobili. Ma siamo particolarmente fieri di aver collaborato con Autorità Idrica Pugliese e Acquedotto Pugliese per un enorme piano di infrastrutturazione che ha portato la rete idrica e fognaria nella maggior dell’abitato delle “tre terre”, dove mancava da sempre, insieme ai lavori di irreggimentazione delle acque piovane che porranno fine al fenomeno degli allagamenti».

La mobilità sostenibile

Piste ciclabili e mobilità sostenibile restano al centro del progetto. «Ne abbiamo previsti 15 km, 7 dei quali sono già fruibili. Siamo stati destinatari di ben due linee di finanziamento, una regionale e una governativa, per poco meno di 2 milioni di euro, perché abbiamo presentato un biciplan dettagliato, parte integrante del nostro Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Le tratte sono state individuate proprio in funzione dell’incidenza dei percorsi casa-scuola e casa-lavoro, quindi non abbiamo lasciato al caso nulla: la nostra è la precisa volontà di chi vuole indicare un’alternativa sostenibile ed economica all’auto personale. Con le piste ciclabili raggiungeremo anche le periferie: ne abbiamo già progettata una per Paolo VI e presto si provvederà a riqualificare il tratto che porta a San Vito».

«Siamo partiti con una sperimentazione di bike sharing, attraverso il progetto “PisTA!”: 5 postazioni e 50 tra biciclette muscolari ed elettriche. Avevamo già immaginato di raddoppiare il progetto, per offrire una copertura vicina a quella dei monopattini elettrici, che sono stati un autentico successo insieme agli scooter. La presenza di questi mezzi a noleggio, peraltro, ha fatto in modo che crescesse l’uso diffuso di mezzi di proprietà, con una considerevole ricaduta in termini di abbattimento di traffico ed emissioni».

La questione delle auto elettriche

«Probabilmente dipende anche dal fatto che già un paio di anni fa avevamo chiuso un accordo con EnelX per l’installazione di 25 colonnine di ricarica pubbliche. Siamo andati oltre e con la riorganizzazione del contratto di servizio per la sosta tariffata, gestito da Kyma Mobilità, abbiamo introdotto le strisce blu gratuite proprio per gli autoveicoli elettrici».

Gli stalli a pagamento per le auto hanno fatto non poco discutere, per questo Melucci fa riferimento alla questione dicendo: «Sospenderemo quel provvedimento. Pur essendo stato ampiamente condiviso con le forze politiche e con le associazioni di categoria del commercio, è evidente come sia necessario un supplemento di studio per trovare una soluzione che sappia essere in linea con le esigenze dei cittadini e dell’amministrazione. Abbiamo messo nel nostro programma un piano parcheggi per il Borgo strettamente correlato alla piena funzionalità delle aree di interscambio urbano situate all’ingresso della città».

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Nuovi parcheggi potrebbero essere una soluzione «Ma evitando un inutile ricorso al cemento. Avevamo già previsto di sopraelevare le aree parcheggio scoperte, come via Oberdan e via Icco, con strutture metalliche. Siamo stati proprio noi a realizzare il nuovo parcheggio Artiglieria, per altro, e a realizzare soluzioni temporanee legate a particolari periodi festivi, ma forse è anche arrivato il momento di immaginare soluzioni alternative che tengano conto di quel percorso di transizione sul quale abbiamo istradato la città».

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