Il cioccolato fa bene o male all’acne? Ecco cosa dice la scienza

Il cioccolato fa bene o male all’acne? Oggi vedremo un argomento molto importante per quanti quotidianamente combattono contro questa patologia.

L’acne è causata da un’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Esso successivamente viene eliminato attraverso i pori.

Il sebo porta insieme a se ciò che resta delle cellule morte ma la produzione eccessiva ottura i pori con una massa piuttosto densa e da qui i batteri, che normalmente sono presenti nella pelle, la trasformano in delle sostanze molto irritanti. Le stesse successivamente provocano la rottura di piccole ghiandole, e causano l’infiammazione e le pustole che danneggiano la nostra cute.

All’acne alcune persone sono direttamente predisposte a livello genetico ma solitamente le ghiandole sebacee, tra cui in maggior parte quelle di viso, spalle, schiena e torace, alla pubertà vengono stimolate dall’aumento dell’attività degli ormoni sessuali androgeni. A dare problemi ed a far scaturire questa particolare situazione ormonale sono le intolleranze alimentari, ma anche gli squilibri dietetici e le tensioni emotive.

Se si soffre di acne il cioccolato non è consigliato. Infatti è stato dimostrato che le cause principali sono proprio le diete errate. Infatti mangiare sempre alimenti pronti, spuntini, dolci ed alcol può solo contenere pochi sali minerali e vitamine. Proprio per questo motivo, soprattutto i giovani che ne sono affetti, dovrebbero evitare di mangiare cioccolato e dolci.

Oltre a questi vi sono anche, tra gli alimenti da evitare in caso di acne, gli zuccheri raffinati, i latticini, le bevande analcoliche gasate e, ovviamente, birra, vino e superalcolici. Seguire una corretta dieta per l’acne invece prevede l’inserimento all’interno del nostro regime alimentare di carne magra e pollame ma anche di uova, frutta e verdure fresche.

E’ sempre sottinteso, nel caso in cui soffriate di questa problematica, che questi nostri articoli sono da intendersi sempre come dei consigli e che l’ultima parola spetta sempre ad uno specialista.

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