Influenza in anticipo: conviene vaccinarsi?

L’influenza quest’anno è arrivata in anticipo e ha già colpito 150mila persone in Italia. La malattia sembra più aggressiva del solito.

L’influenza cambia di anno in anno, ma la base della malattia resta sempre la stessa. L’aggressività del morbo 2019 si è manifestata su un uomo di Udine che, a 50 anni e senza patologie pregresse, si è ritrovato all’ospedale il mese scorso. Il problema è che la persona non rientra tra i soggetti “a rischio”.

L’uomo non è l’unico che ha subito gravi complicazioni. Una bimba di 6 anni è stata ricoverata a pediatria nel Nord Italia.

Influenza: partono le vaccinazioni

Secondo gli esperti di malattie infettive, saranno 6 milioni le persone in Italia che resteranno a letto per l’influenza, ma stavolta i rischi sono più elevati. Quindi, la vaccinazione è necessaria anche per chi non rientra nelle categorie a rischio.

I virus in giro saranno: l’H3N2, l’H1N1 e virus B. Al momento, si hanno i primi sintomi che precedono la malattia vera e propria: tosse, raffreddore e dolori ai muscoli.

Con l’abbassamento delle temperature di novembre-dicembre, i rischi possono aumentare. Lo scorso 14 ottobre, quindi, è iniziata la campagna di vaccinazione sul territorio nazionale.

Vaccinarsi è un obbligo per:

  • chi soffre di problemi al cuore o respiratori;
  • chi ha malattie croniche;
  • anziani over 65;
  • bambini prima dei 6 anni.

La copertura vaccinale di queste categorie deve essere del 95% per l’Oms. L’Organizzazione Mondiale per la Salute stabilisce anche una copertura totale della popolazione del 75%.

Per richiedere la vaccinazione, basta rivolgersi al proprio medico di famiglia. Il medico otterrà le fiale del vaccino e predisporrà nelle categorie a rischio il vaccino gratuito. Per le categorie non a rischio, il vaccino sarà a disposizione subito dopo aver completato le persone più a rischio vita.

La vaccinazione contro l’influenza aiuta a sviluppare gli anticorpi per combattere la malattia, ma da sola non basta. Coprirsi bene prima di uscire ed evitare gli sbalzi di temperatura, accanto a frutta di stagione con vitamina C, aiuta a rinforzare le difese immunitarie.

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