Martina Franca. La Chiesa di san Nicola in Montedoro

Oggi vi conduciamo nel centro storico di Martina Franca dove potete trovare una fra le chiese più antiche della provincia tarantina.

Nel tempo ha subito molti danni a causa dei fenomeni naturali ed è stata sottoposta a vari rimaneggiamenti, fra cui quello più consistente nel XVII secolo.

La Chiesa non è molto grande, ma proprio per questo motivo ha un maggiore fascino che rispetto alle altre chiese più imponenti del centro storico, non la fa sfigurare sicuramente.

E’ caratterizzata da una modesta aula rettangolare e da elementi architettonici tardo-medievale visibili soprattutto nella parte esterna, infatti, l’edificio ha un tetto a falde rialzate incrociate con rivestimento realizzato con le tipiche chiancarelle.

Sulla facciata vi è un portale ad ogiva, sormontato da una nicchia a lunetta e poi da un piccolo rosone a raggiera. Il tutto è coronato da un leggero campanile a vela con un solo fornice.

All’interno della Chiesa di San Nicola in Montedoro di Martina Franca si presenta un vasto repertorio figurativo che adorna le pareti della chiesa. Lo stile pittorico a cui ci si trova di fronte risale al XVII secolo e nel tempo è stato più volte restaurato.

Le stratificazioni di affreschi e i ritocchi più evidenti si notano soprattutto sulla parete retrostante l’altare maggiore. Nel 1802, dipinto murale è stato pesantemente ritoccato dal pittore locale Francesco Carella, figlio di Domenico Carella.

Da un punto di vista della iconografia si possono notare, centralmente l’effigie della Madonna e  sulla parte bassa il santo a cui è dedicata la Chiesa, circondato dai santi. Su tutta la fascia sottostante la parete, appare l’esistenza di affreschi precedenti.
Girando in senso orario, sul costolone si intravede la figura elegante di un individuo, forse il committente.

Appaiono altre figure sulla parete di destra come il dipinto di Sant’Antonio Abate, La Pietas e la Madonna del Rosario con i clipei che riportano gli episodi più significativi della vita del Cristo.

Sulla parete laterale alla porta d’ingresso si scorge, da un lato, Sant’Antonio da Padova e dall’altro San Francesco da Paola. Sulla parete di sinistra, gli affreschi sono molto rovinati, tanto che appaiono altre immagini poco visibili come La Strage degli innocenti e Santa Margherita.

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