Arsenale di Taranto: si sblocca il turnover

TARANTO – L’Arsenale di Taranto avrà un nuovo rilancio. L’amministrazione comunale ha completato un documento di sintesi da inviare al Governo.

In questo accordo di massima, il Comune di Taranto ha chiesto:

  • sblocco del turnover;
  • nuove assunzioni;
  • manutenzioni eseguite dal pubblico (quindi dall’Arsenale) e non subappaltate;
  • completamento del piano Brin (formazione del personale e ammodernamento delle strutture).

I sindacati della struttura hanno già annunciato che ci vorranno 500 persone per poter sostituire i dipendenti che sono andati in pensione. Il Ministero della Difesa, però, ne ha valutati solo 324 e su tre anni, senza ancora pubblicare un bando di assunzione.

Secondo i sindacati, il bando è necessario per ottenere giovani altamente qualificati e già formati, che hanno bisogno solo di un piccolo corso da parte di chi ha già lavorato nella struttura per mettersi in pari.

In più, i giovani eviterebbero spese per lo Stato. Infatti, i servizi che ora sono esternalizzati si potrebbero fare direttamente all’interno della struttura, senza ulteriori costi per il Governo.

Infatti, l’Arsenale ha anche delle ditte di indotto, che avrebbero ulteriori commesse. Quindi si tratta di una ricaduta positiva per tutta la città ionica.

Tra le altre proposte, anche la riapertura della scuola allievi operai e una maggiore valorizzazione del Centro per la Difesa.

Nell’ambito del Piano Taranto, quindi, la struttura ha la sua voce in capitolo e può essere davvero un punto di rilancio. Il documento ora deve essere approvato con gli “arsenalotti” con una serie di incontri al Comune di Taranto.

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