Amianto a Taranto: si è svolto un convegno dell’USB

TARANTO – Organizzato un convegno sull’amianto in Puglia dall’Unione sindacale di base. Ecco i relatori: Franco Rizzo, componente della Segreteria nazionale Usb e coordinatore provinciale, l’avv. Mario Soggia, ufficio legale Usb, l’avv. Ezio Bonanni, presidente Ona (Osservatorio Nazionale Amianto) e Tino Ferrulli, coordinatore nazionale Usb Difesa. Inoltre nel corso della giornata sono intervenute diverse personalità.

Inquinamento a Taranto, parla Ezio Bonanni

Il presidente dell’Ona ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Rispetto alle rilevazioni del ReNaM (registro nazionale dei mesoteliomi), che riporta 1.191 casi nel periodo tra il 1993 e il 2015, possiamo aggiornare il dato epidemiologico con le rilevazioni fino a tutto il 2021, per un numero di casi complessivo di mesoteliomi che si avvicina a 1600, con un indice di mortalità pari al 93% entro in cinque anni, di cui il 90% entro il primo anno dalla diagnosi”.

Molti i casi di cancro a Taranto precisa

“In Puglia – ha chiarito Bonanni – sono stati registrati 3.200 casi di cancro del polmone. Di questi, almeno 2.800 decessi, che sommati a quelli dovuti alle altre patologie asbesto correlate portano alla stima di circa 6.000 decessi registrati in tutta la Puglia, dei quali 1.020 (periodo dal 1993 al 2021) provengono dai quartieri Tamburi, Paolo VI, Città Vecchia-Borgo di Taranto, il 68% diagnosticati in individui di sesso maschile, e il restante 32% in quelli di sesso femminile”. Il presidente dell’Ona ha poi sostenuto che “è necessario un diverso approccio da parte delle istituzioni. Questi problemi non possono essere risolti solo con le azioni giudiziarie repressive di reati. E’ indispensabile mettere in pratica il concetto di prevenzione primaria che, attraverso la bonifica, restituisca dignità ai territori sfregiati da una cultura che ha privilegiato il profitto alla vita umana”.

POTREBBE INTERESSARTI
Cambia impostazioni privacy