Se conservi questo antico francobollo borbonico sei ricco: ecco il valore

I vari elementi che compongono la filatelia fanno riferimento ovviamente ai tantissimi francobolli che da sempre sono parte della corrispondenza di tutto il mondo facendo concepire l’idea stessa dell’affrancatura nella maggior parte dei casi e delle condizioni molto specifiche, sono anche i principali oggetti di natura non prettamente economica adatti ad essere collezionati. Il francobollo infatti fin dalla sua prima diffusione risulta essere ricercato in modo particolare negli esemplari che hanno da sempre un impatto culturale di una singola nazione molto importante. Un esempio è il seguente francobollo che fa parte del periodo borbonico, ed è stato ripreso in una variante oggi quasi introvabile.

Riuscire a trovarlo in condizioni quantomeno buone significa realmente “svoltare” dal punto divista economico addirittura.

Di quale si tratta? E perchè vale così tanto al giorno d’oggi da essere considerato uno dei più rari e danarosi in Europa?

Se conservi questo antico francobollo borbonico sei ricco: ecco il valore

antico francobollo borbonico

L’invenzione del francobollo risale approssimativamente alla metà del 19° secolo, con l’istituzione del primo esemplare della storia, il Penny Black, concepito dal Regno Unito e da Sir Rowland Hill, un funzionario britannico che per primo ha attualizzato proprio nel 1840 il primo oggetto legato alla corrispondenza pagata in anticipo. I primi francobolli erano già adesivi ma non erano ancora muniti della dentellatura ed erano tendenzialmente monocolore. In poco tempo però la loro diffusione è stata assoluta e particolarmente importante.

Il Regno delle Due Sicilie durato fino all’istituzione come realtà del Regno d’Italia a partire dal decennio 1860 ha portato anche nel Sud Italia fin dal 1858 all’istutuizione di una serie di 7 francobolli con valuta in grani. Una serie composta da elementi che riprendevano il modello estetico con il simbolo del Regno delle Due Sicilie in varie forme.

Con l’istituzione del governo garibaldino detto della “dittatura” furono inizialmente ripresi i precedenti modelli e nel 1860 la nuova gestione di fatto mantenne per alcuni mesi uno dei modelli di francobolli di questo tipo, che riprendevano il modello dello Stemma delle due Sicilie in cornice rotonda, ma in colore azzurro come quello presente in figura, dato il poco tempo di sviluppare una nuova forma di modello, cosa che poi è avvenuta poco dopo.

Il cosiddetto Garibaldino mezzo tornese infatti identifica una forma temporanea di emissione filatelica che è molto simile a quella borbonica, con la differenza oltre a quella cromatica di essere concepita con una T di Tornese rispetto alla G di Grani. E’ un esemplare rarissimo, in quanto attivo solo per pochi mesi.

Oggi un esemplare di questo tipo vale fino a 150.000 euro!

francobollo borbonico

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