Gianni Liviano per Taranto chiede candidato istituzionale

TARANTO – Il politico Gianni Liviano è già proiettato verso le elezioni della prossima primavera. In una recente intervista infatti ha affermato senza ombra di dubbio che si sfidano i pro Emiliano e i contro Emiliano. Questo secondo lui non è un bene per la città ionica dato che la soluzione migliore sarebbe quella di mettere in campo un candidato istituzionale che sia al di sopra delle parti.

Gianni Liviano parla di Taranto

«Innanzitutto, è bene precisare che sono stato invitato a quella riunione, quindi ho ritenuto giusto andarci. Credo, però, sia necessaria una considerazione preliminare. A mio giudizio in questo momento non si stanno confrontando centrosinistra e centrodestra come tradizionalmente siamo abituati a conoscerli. Nella coalizione di Melucci ci sono molte persone che provengono dalla destra come, ad esempio, Ciraci e Tribbia che vengono da AT6. Il confronto è fra quelli che vogliono liberarsi dalla sudditanza nei confronti di Emiliano e quelli che sono omologati ad una situazione di questo tipo. I primi sono stanchi di questa protervia politica, vogliono emanciparsi da una cultura di sottomissione del nostro territorio rispetto allo strapotere economico e culturale di Bari e vogliono provare a ragionare su un pensiero altro, che sia diverso dal pensiero unico e omologato di questa fase storica».

«Se si pensa alle nomine comunali, passando dal direttore dei Giochi del Mediterraneo [Elio Sannicandro, ndr], finanche alla regia politica delle cose che succedono sul territorio, tutto parte da Bari. Finanche la nomina di alcuni assessori comunali parte da Bari, finanche la scelta del Presidente della Provincia qualche anno fa è partita da Bari».

Si parla di profilo istituzionale

«Io ho provato a dire a queste persone, nel mio piccolo, che sono interessato a questo percorso solo a patto che esso individui un terminale di altissimo spessore, di altissimo profilo, che sia completamente terzo alle dinamiche della politica, che non sia, insomma, un politico. Se questo percorso è talmente adulto e maturo da individuare un terminale di altissimo profilo, che possa essere unificante tra culture differenti e che possa scompaginare l’assetto di centrosinistra, allora questo progetto ha un senso».

«Si è parlato genericamente della necessità di un profilo istituzionale. Non sono certo che tutti abbiano percepito questa necessità, ma sia chiaro che, mentre noi proviamo ad indicare la luna, chi guarda il proprio naso e fa battaglie pro domo propria, a): non va da nessuna parte; b): certamente non avrà il mio appoggio. Il mio appoggio e quello dei miei amici ci sarà solo e unicamente se il personaggio di riferimento sarà un personaggio di spessore altissimo che possa traguardare un futuro di bellezza, di felicità, di serietà, di responsabilità e di comunità per la nostra città».

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«Certamente, per garbo istituzionale non si sceglie un personaggio di altissimo profilo e poi gli si dice quali parole deve usare, però a me pare che ci siano molte scommesse in campo, da quelle più ovvie, cioè l’utilizzo delle risorse che arriveranno con il PNRR, alla diversificazione delle prospettive di sviluppo, che secondo me dovrebbe seguire la Legge Speciale per Taranto come guida. Evidentemente sto ragionando su una cosa che ho fatto io e quindi ne sono innamorato. Questa personalità deve porre un argine all’esodo dei giovani dal territorio, che mi sembra una battaglia fondamentale, e deve costruire comunità. Ovviamente la parte ambientale va de plano».

Infine nessuna candidatura appoggiata

Per i giovani il suo pensiero è chiaro «Ampliamento dell’offerta formativa e coerenza dell’offerta formativa con le prospettive di lavoro che si intende realizzare nel territorio». Nessuna alleanza per ora “mi pare complicato che io possa appoggiare una candidatura che non rispecchi questi requisiti di cui abbiamo parlato». Queste le parole di Gianni Liviano.

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