50 centesimi di lira: trova questa vecchia moneta e guadagni fino a 2000 euro!

Le lire hanno avuto una diffusione particolarmente importante negli ultimi secoli, concepite nella forma comune fin dall’inizio dell’Ottocento e poi divenute le emissioni principali di carattere economico che sono perdurate nella loro struttura fino al 2002, quando sono state sotituite dall’euro. Ma le monete e le banconote delle lire hanno avuto processi di cambiamento costanti ed importanti ed anche i tagli sono cambiati, un esempio sono i centesimi di lira, scomparsi già nella rima metà del Novecento. Per questo motivo sono emissioni rare, come i 50 centesimi di lira che esamineremo oggi.

Ai tempi queste monete, nella prima fase del processo di stabilizzazione del Regno d’Italia, hanno avuto un impatto considerevole e non erano “banali” nel valore, costituite spesso anche in argento.

Un esemplare come quello disposto in figura può oggi valere cifre decisamente importanti anche di diverse migliaia di euro.

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50 centesimi di lira

Ciò che rende una moneta rara non è ovviamente solo un concetto di difficoltà nel trovarla ma pesano anche i valori storici, politici e simbolici di una specifica emissione come questa. La moneta in questione concepita durante il regno di Umberto I (re d’Italia dal 1878 fino al 1900 quando fu assassinato) è distinguibile dalla figura del monarca di profilo, con i caratteristici quanto vistosi baffi e l’unica moneta italiana da 50 centesimi raffigurante Umberto I è stata coniata in due annate, precisamente nel 1889 e nel 1892. Emissioni rare in ogni caso ed occasione, queste da 50 centesimi di lira presentano una buona percentuale di argento (pari a circa l’80 % del peso specifico della moneta) ed è riconoscibile per lo stemma di casa Savoia in bella vista su uno dei lati della moneta, con la dicitura C 50 ai lati dello stemma.

Il valore è interessante soprattutto se la moneta presenta condizioni fisiche e di conservazione quantomeno buone: gli esemplari del 1889 sono meno rari di quelli successivi ma una moneta vale almeno 150 euro se in buono stato, fino a 500 euro per una in ottimo stato, e 900 euro per un esemplare tenuto in condizioni perfette, in Fior di Conio. La tiratura di queste monete nel 1889 è stata di poco più di 600 mila esemplari.

Molti di meno sono quelli coniati nel 1892,  condizione che le rende ancora più rare e specificamente ricercate: un pezzo di questa categorizzazione infatti vale mediamente da 350 euro se in buono stato e può spingersi fino ad oltre 1000 euro: rari esemplari mai usati sono stati anche messi in vendita per cifre non lontane dai 2000 euro.

50 centesimi di lira

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