Hai Giuseppe Verdi sulle vecchie Mille Lire? Ecco quanto vale

L’Italia si è ufficialmente formata come paese unificato in tempi relativamente recenti, rispetto ad una storia ultramillenaria, in quanto l’Unità d’Italia è stato un “Progetto politico” estremamente importante che ha avuto una gestazione non semplice che si è sviluppato durante l’Ottocento. Giuseppe Verdi è stato un famoso compositore, di origine emiliana che ha vissuto una vita longeva ed incidente anche dal punto di vista politco oltre che artistico. La sua influenza è stata tale che Giuseppe Verdi è stato ritratto sulle vecchie Mille lire.

Il valore di queste banconote, che sono state concepite in un arco temporale piuttosto lungo e diversificato, è oggi in aumento a causa di una disponibilità ovviamente minore ma anche a fronte di un interesse molto maggiore.

Quanto valgono oggi le vecchie Mille lire con Giuseppe Verdi? La risposta è parecchio, se si possiedono i “pezzi” giusti.

Hai Giuseppe Verdi sulle vecchie Mille Lire? Ecco quanto vale

Giuseppe Verdi è stato un compositore molto famoso, che ha concepito opere ancora oggi ritenute praticamente impossibili da eguagliare ma è stato anche un profilo influente ed esteticamente riconoscibile, ovviamente legato a epoche molto importanti. Il suo volto è oggi presente in numerosi monumenti, statue e quant’altro, così come sulle Mille Lire, concepite in due versioni.

Le Mille lire con Verdi sono state infatti due, le prime sviluppate durante gli anni 60 e le seconde dalla fine del decennio fino ai primi anni 80, quasi 20 anni “Pieni”.

La prima versione è la più rara, con carta tendente al bianco filigranata e con il volto di Verdi piazzato a destra, il disegno della banconota è quasi completamente sviluppato al centro. Importante valutare il seriale, quelle con la parte iniziale compresa tra  A42 e L43  sono rare, e possono valere da circa 30-35 euro fino ad oltre 300 euro, dipende tutto dal collezionista ma anche dalle condizioni di conservazione del singolo pezzo che incide parecchio sul prezzo finale.

Ancora più rare le versioni sostitutive che presentano una X o una Z all’inizio, come le Z08, Z09, Z10, X14 che valgono da circa 250 fino a oltre 700 euro, sempre a causa delle condizioni variabili.

Decisamente meno rare le banconote dela 2° versione, che però hanno anche in questo caso valore definito in merito a “serie” particolari come le sostitutive, che in questo caso iniziano per X nel seriale, la variante XA se termina con M, G o H valgono fino a 250 euro, se XA termina con F, C oppure E il valore può “spingersi fino a circa 600 euro.

Tutti gli altri esemplari valgono tra i 10 ed i 50 euro.

 

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