Postepay, a quanto ammonta l’imposta di bollo e come non pagarla: “Attenzione”

Postepay fin dalla sua prima diffusione, prevalentemente palesata intorno ai primi anni 2000 fino ad oggi resta una delle principali carte prepagate di pagamento prive di un vero e proprio conto corrente essendo di  “gestione” di Postepay SpA, una azienda strettamente correlata alle Poste Italiane, che dato il successo di questi prodotti di origine finanziaria, hanno visto  progressivamente un enorme successo in termini di ambizione e diffusione. Anche Postepay è stata “costretta” come altri prodotti simili a subire alcune forme di “obblighi” e pagamento aggiuntivo di determinati importi come l’imposta di bollo.

Si tratta di un importo aggiuntivo non così elevato ma che può costituire una forma di “sorpresa” soprattutto perchè questi prodotti sono concepiti per essere senza vincoli e “sorprese” particolari.

Ma cos’è l’imposta di bollo ed a quanto ammonta? E come si può non pagarla, in modo lecito?

Postepay, a quanto ammonta l’imposta di bollo e come non pagarla: “Attenzione”

postepay imposta di bollo

Postepay è stata la prima prepagata di grande diffusione in Italia ed oggi mantiene una forma di primato, quasi un monopolio in termini di diffusione, anche se non è più “sola”, il supporto degli uffici postali e la possibilità di poterla caricare senza particolari difficoltà sono peculiarità che hanno agevolato il suo successo.

Quasi tutte le Postepay non hanno un costo sotto forma di “abbonamento”, essendo questi legati ad operazioni come il passaggio di denaro da una carta all’altra, oppure le ricariche che presentano delle commissioni, ma essendo prodotti finanziari in alcuni casi “costano” un ammontare di denaro definito una volta all’anno.

L’Imposta di bollo viene “scalata” in modo automatico da qualsiasi forma di conto o carta prepagata in possesso se la giacenza media supera i 5000 euro annui e questa ammonta ad un importo di 34.20 euro per le persone fisiche. Questo importo non viene calcolato se l’utilizzatore può dimostrare attraverso l’invio di un documento trasmesso digitalmente di avere un ISEE non superiore a 7500 euro. Generalmente questo è sufficiente per evitare di ricevere questa forma di “addebito” che viene confezionato in modo specifico per chiunque superi la giacenza media (che viene calcolata dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365). Per non pagarla non serve quindi spostare improvvisamente da un giorno all’altro i soldi dalla Postepay ad un conto ma è una buona idea fare ricorso a più conti per il proprio denaro.

Viene anche calcolata l’imposta di bollo “minima” pari a 2 euro annui, attualizzato se sulla Postepay risulta essere stato caricato, o ricevuto un importo minimo di 77,40 €.

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