Taranto. Di Maio alla Fiera del Levante “L’Italia deve tanto ai tarantini”

TARANTO – Il Ministro Di Maio giunto alla Fiera del Levante dedica le prime parole alla città di Taranto sottolineando l’importanza degli investimenti sul territorio che offrano maggiore lavoro ai giovani e il governo deve impegnarsi.

“Noi dobbiamo lavorare su Taranto più che in qualunque altra città come governo, perché a Taranto bisogna far recuperare il tempo perduto. Sono anni che è stata espropriata di tutto, ormai Taranto per la sua dipendenza da una sola azienda è diventata un deserto. Il nostro obiettivo è non farla più essere dipendente da Ilva”.

Sul problema ambientale, vuole spingere ad attivare chi di competenza ad avviare bonifiche e monitorare tutti gli impianti industriali per ridurre l’inquinamento.

“Su Tap sono stato molto chiaro. Il Movimento 5 Stelle era ed è no tap. Il dossier è sul tavolo del premier e, come abbiamo affrontato altre questioni in questi mesi, ce ne occuperemo presto”

Sul Codice del Lavoro aggiunge: “Avevo promesso in campagna elettorale che avrei abolito circa 400 leggi inutili. Iniziamo a eliminarne 140 in un solo colpo, cioè tutte quelle leggi che sono la giungla delle imprese e dei lavoratori e che riguardano il mondo del lavoro. Ne creeremo una sola, che è quella che istituisce il codice del lavoro”.

Poi Di Maio tocca un tasto molto delicato come il crollo del ponte Morandi. 
“Il ponte Morandi ha dei responsabili che si chiamano Autostrade per l’Italia, Atlantia e Benetton. Quei signori dovevano manutenere quel ponte e non lo hanno fatto”.

Aggiunge ancora: “Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare. Per quanto ci riguarda il ponte Morandi lo deve ricostruire un’azienda di Stato come Fincantieri, perché dobbiamo monitorare cosa si farà sulla ricostruzione del ponte”.

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