Pensione, ecco Quota 46 per i medici: come funziona?

Il sistema pensionsitico di tipo contributivo, ma non solo, in Italia costituisce una vera e propria fonte di problemi per lo Stato ma anche e soprattutto per i cittadini che a cadenza regolare trovano giustamente a lamentarsi per i consueti problemi che sono “endemici” relativi all’età pensionabile sempre più alta, alla mai troppo bistrattata Legge Fornero, che ha portato proprio la soglia di età ad essere un elemento di discordia. Dopo aver promesso un cambio netto e l’abbandono della Fornero, attraverso l’ultima manovra l’esecutivo ha anche riadottato il sistema Quota 103, e le varie varianti come Quota 41, ma è sul tavolo anche l’ipotesi Quota 46 per figure come i medici ed il personale sanitario.

La notizia è stata riportata da fonti, e permetterà almeno in teoria, se ufficialmente riconosciuta (al momento è un’ipotesi) a questa specifica categoria di andare in pensione prima della tradizionale età anagrafica e contributiva minima.

In cosa consiste l’eventuale forma di pensione anticipata Quota 46 per i medici ?

Pensione, ecco Quota 46 per i medici: come funziona?

pensioni quota 46

La tradizionale pensione di vecchiaia (che è quella standard, minima) per essere acquisita e compresa in maniera totale, richiede il raggiungimento di almeno 20 anni di contributi oltre a 67 anni di età anagrafica, oppure il sistema Quota 41 che prevede 42 e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, altrimenti bisogna passare per le varie forme di Quota, del trattamento integrativo. Esiste infatti il sistema misto che sarà ripristinato come  Quota 103, erede di Quota 100, che permette di andare in pensione, ma con diverse forme di limitazioni sull’assegno pensionistico, al raggiungimento di un totale di anni tra contributivi e anagrafici pari a 103 anni, quindi “già” con 41 anni di contributi ed almeno 62 di età anagrafica.

Per evitare le varie decurtazioni i medici ed il personale sanitario dovrebbero  aspettare i 67 anni o lavorare tre anni in più, un sistema che passa attraverso 3  deroghe che permettono di ragigungere per l’appunto la pensione “completa” da parte di questa categoria di lavoratori che decidono di usufruire del pensionamento Quota 41 in modo sensibilmente ridotto, ma se decidessero di lavorare fino a 3 anni in più il taglio viene ridotto di un trentaseiesimo.

Si tratta di una forma di “scappatoia ” potenziale che potrà essere attivata, qualora il governo volesse, così da rendere meno pesante l’impatto pensionistico del nostro sistema di contributi sullo Stato. Di fatto però questa forma di pensionamento anticipato unico per i medici  e personale sanitari potrebbe essere applicato solo da coloro che hanno iniziato a versare i contributi dopo aver compiuto 21 anni.

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