Gli euro nelle versioni monetarie hanno avuto fin dal principio del loro specifico ciclo di vita una alta quanto evidente concentrazione di riconoscibilità, in modo ovviamente voluto ed in grado di essere particolarmente importante per le emissioni da 1 e 2 euro. In particolare sono proprio queste due anche ad evidenziare una certa diversità nelle emissioni effettive, stato per stato come quella da 1 euro con l’omino che da tempo raccoglie buoni consensi dal profilo del collezionismo.
Si tratta ovviamente di un’emissione che risulta essere ampiamente diffusa in una specifica realtà territoriale come può essere quella cipriota.
L’isola di Cipro infatti fa parte dell’Unione Europea da molti anni e proprio in quanto tale ha avuto la possibilità di sostituire le proprie monete con l’euro.
Fino a 1500 euro se trovi la moneta da 1 euro con l’omino: ecco quale
Cipro ha fatto ricorso alla lira cipriota, la propria principale precedente valuta, a partire dal 2008. Come per altre nazioni anche Cipro ha avuto la possibilità di personalizzare le proprie emissioni e per questo tramite referendum si è deciso di conferire una raffigurazione riconoscibile come quella che identifica l’idolo di Promos, uno degli esempi più diffusi e comuni di arte preistorica inerente alla cultura del luogo. Si tratta di una piccola statuetta oggi presente presso il museo nazionale della capitale di Cipro, Nicosia.
Viene definita errorenamente moneta con l’omino in quanto questo definisce invece una forma di idolo preistorico, probabilmente dalle sembianze femminili come simbolo di fertilità. E’ la moneta da 1 euro della nazione di Cipro, riconoscibile anche dal doppio nome in greco ed in turco sulla moneta che fa riferimento all’isola stessa. Quanto vale?
E’ una moneta generalmente comune, non troppo difficile da trovare oggi anche in Italia, ma non tutte valgono la stessa cifra, alcune infatti sono sensibilmente più rare di altre e possono raggiungere cifre abbastanza ragguardevoli da essere interessanti, come gli esemplari del 2010, 2011 e 2012 sono mediamente meno frequenti delle altre e possono far guadagnare fino a 10 euro l’una se in eccellente stato. Alcuni esemplari però non legati ad una questione di coniatura più o meni frequente, hanno un valore ancora maggiore e sono state messe in vendita anche per centinaia di euro portando valutazioni anche sopra i 1000 euro. In questo caso si fa riferimento all’errore di conio, che può cambiare l’aspetto di una moneta, anche se in questo caso capire realmente il valore di un singolo esemplare diventa difficile. Ad esempio un pezzo che non presenta le due scritte corrispondenti al nome dell’Isola sono state vendute anche per più di 100 euro.
