Bancomat, fai attenzione a questo dettaglio: è segno di truffa

Tutti o quasi almeno a cadenza relativamente regolare se non rara facciamo ricorso o abbiamo fatto ricorso al tradizionale Bancomat, che identifica una forma effettiva di applicazione dei caratteristici ATM disposti in tutto il territorio italiano, spesso ma non sempre collegati a vari servizi come le filiali di banca. Costituiscono qualcosa che gradualmente sta un po’ sparendo a causa di diverse direzioni del contesto finanziario con meno contanti e più pagamenti elettronici. Nonostante ciò risulta essere assolutamente importante valutare quanto la diffusione delle operazioni presso il bancomat inteso come ATM abbia avuto riscontro in maniera particolare dagli anni 90 in poi e sono ancora presenti varie forme di truffa che si applicano a questo contesto.

Queste sono sempre più diversificate e spesso anche difficili da individuare in alcuni casi.

Il cittadino deve stare particolarmente attento a vari dettagli come la presenza di un dispositivo che può effettivamente essere molto pericoloso.

Bancomat, fai attenzione a questo dettaglio: è segno di truffa

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Il contesto della truffa applicata al bancomat ha come obiettivo chiaro quanto semplice entrare in possesso dei dati personali della vittima di turno prima che la stessa possa averne conoscenza, oppure direttamente al denaro prelevato o alla tessera utilizzata per queste operazioni.

Un sistema che agevola anzi rende possibile un furto di dati è quello con il tradizionale skimmer, un dispositivo che spesso sfugge agli occhi dei meno attenti ma che si trova quasi sempre in prossimità della fessura dove la carta va inserita. Bisogna stare molto attenti perchè lo skimmer nella maggior parte dei casi non è concepito per bloccare la carta ma per rubarne le informazioni presenti, condizione che può non essere compresa dall’utente prima che sia troppo tardi.

Altri casi di truffe che fanno ricorso alla manipolazione dell’ATM sono quelle che fanno riferimento sempre alla modifica o danneggiamento dello sportello così da bloccare la carta al suo interno o anche il denaro: in questo caso la truffa scatta nel momento in cui la vittima pensa possa trattarsi di un malfunzionamento della banca e può abbandonare il luogo. Cosa da non fare se non prima di aver ravvisato della banca a proposito della situazione e che questa provveda a bloccare il conto e la carta.

In generale è sempre un’ottima idea  controllare bene eventuali  segni strani o presenze potenziali di elementi che possano far capire una presenza di raggiro in corso.

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