La denuncia di Confartigianato Taranto: “Commercio locale in declino”

TARANTODomenico D’Amico, presidente di Confartigianato Taranto, lancia un grido di allarme che chiama in causa l’agonia e lo stato di sofferenza in cui vertono artigiani e commercianti. “Nel borgo la percezione della gravità a cui si è giunti è evidente, impensabile ma vero, con gran parte delle vie consegnate al degrado e/o al commercio extracomunitario”. Molte saracinesche sono state abbassate per sempre lungo le vie della città di Taranto, nell’indifferenza generale. “Se una città muore commercialmente, per lei il futuro è segnato”, afferma D’Amico.

Quali sono le ragioni del declino del commercio a Taranto?

Le ragioni alla base di questo declino quali sono? Per D’Amato tra i motivi figura “la grave aritmetica mancanza di parcheggi disponibili in centro, oltre a quelli dei residenti, che ha agevolato e condizionato i flussi di acquisto verso i centri commerciali”. Pertanto mancano “le aree di sosta disponibili per gli avventori dei negozi”. Una serie di decisioni susseguenti ha portato però a scoraggiare “il raggiungimento del centro, visto che, dalle nostre parti, il cittadino avventore è abituato e soprattutto disposto ad andare a fare compere con la propria auto e non con i mezzi pubblici o in bicicletta e quindi va alla ricerca della comodità, in primis parcheggio disponibile”. Inoltre D’Amico cita anche “la carenza di arredo urbano, la sporcizia che molto spesso regna nelle strade nonostante l’impegno della municipalizzata preposta, le scritte che deturpano ogni angolo e la sensazione di sciatteria e trascuratezza, tutta colpa di una cultura del menefreghismo e strafottenza propria di alcuni tarantini, per parlare chiaro”.

Le proposte di Confartigianato Taranto

Ma dopo una serie di critiche e di ragionamenti sulle cose che non vanno, è tempo anche di ragionare costruttivamente, ovvero ponderare sulla ricetta, sulle soluzioni possibili, fare proposte. E Confartigianato Taranto lo fa: la sua proposta si chiama “autosilo”, ovvero quelle autorimesse finalizzate al parcheggio delle vetture costruite su più piani. “Li hanno costruiti in tante città che hanno risolto il problema. Possono essere costruiti dalle Amministrazioni comunali e anche dai privati”. In conclusione le richieste al Commissario straordinario Cardellicchio: l’annullamento delle delibere di Giunta comunale di aprile e novembre 2021, istitutive delle incomprensibili e ingiustificabili nuove strisce blu e le rimodulazioni orarie e tariffarie, a cui segue la riduzione delle aliquote Tari, ancora oggi ai massimi livelli.

Ora è tempo di elezioni e Confartigianato Taranto auspica che stavolta alle parole sia dato un seguito fattivo e concreto.

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