Bufale e fake news contro i vaccini: l’Iss risponde a tutto

In queste ultime settimane, anche se possiamo dire in questi ultimi mesi, sono circolate molte fake news e bufale sui vaccini, alimentate dai no vax e da chi vuole sfruttare di una situazione di incertezza per seminare dubbi e paure. A rispondere ai dubbi sorti da queste false notizie ci ha pensato l’Istituto superiore di Sanità, che in un post pubblicato sulla home del proprio sito ha citato inizialmente le due bufale più recenti, ovvero che i vaccini diffondono il contagio e che durante la stagione estiva vaccinarsi non serve. Da qui il vademecum che non solo smentisce tutte le bufale presenti in rete, ma chiarisce anche molti dubbi sulla efficacia dei vaccini.

Effetti a lungo termini e sperimentali: Iss smentisce fake news

Molti hanno il dubbio che non conoscendo gli effetti a breve e gli effetti a lungo termine dei vaccini, non siano efficaci, o meglio, non abbiano avuto i giusti controlli. L’Iss risponde che il sistema di farmacovigilanza per i vaccini anti-Covid è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Infatti, dopo gli studi, i risultati ottenuti e le segnalazioni delle agenzie regolatorie nazionali e internazionali, emerge una lista di effetti collaterali o reazioni avverse possibili che sono comunicate in chiaro sulle schede informative dei vaccini.

Per quanto riguarda la bufala del vaccino sperimentale, l’Istituto chiarisce che i vaccini in questione “hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione necessari per l’autorizzazione alla immissione in commercio senza saltarne alcuno”. Tuttavia, vista la gravità della situazione, il processo di sviluppo ha avuto un’accelerazione senza precedenti a livello globale, ma tutto è stato secondo gli iter previsti che richiedono i vaccini per essere autorizzati. Tali vaccini, pertanto, non sono sperimentali, “ma preparati regolarmente immessi in commercio dopo aver completato l’iter che ha testato la loro qualità, sicurezza ed efficacia”.

I vaccini contribuiscono a diffondere il contagio: altra bufala

C’è poi una recente bufala che afferma che i vaccini contribuiscono a diffondere il contagio e dunque l’infezione del virus. “Non viene utilizzato il Sars-CoV-2 vivo e infettante”, chiarisce l’Iss. “Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione può essere quindi causata solo da una infezione naturale del virus contratta indipendentemente dal vaccino”. L’Iss risponde poi alla questione dei vaccinati che sono contagiosi, ovvero di coloro i quali, pur avendo fatto il vaccino, possono comunque attaccare il virus a un’altra persona. “L’efficacia dei vaccini, anche se molto elevata, non è del 100% e ci possono essere i cosiddetti fallimenti vaccinali. Inoltre anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo”.

Cosa può comportare effetti positivi allora? Un livello di copertura alto nella popolazione ha il merito di minimizzare il rischio di trasmissione tra persone suscettibili alla infezione. Infatti, stando ai dati provenienti dai Paesi che sono già in fase di campagna vaccinale avanzata, dimostrano che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori e più gravi della malattia, riducendo inoltre la capacità di infettare persone vaccinate. In merito ai dati relativi a eventuali effetti collaterali e decessi avvenuti dopo la vaccinazione, l’Iss chiarisce che i dati della farmaco-vigilanza sono pubblici e diffusi periodicamente dall’Aifa.

Le conseguenze dei vaccini sulle persone: tutte le fake news smentite

Ci sono poi tutte quelle false storie sulle terribili conseguenze causate dalla vaccinazione. Secondo alcuni, infatti, il vaccino può provocare infertilità e aborti, così come modificare il nostro Dna. C’è poi chi associa al vaccino il rischio quasi certo di avere trombosi e miocarditi. L’Iss risponde a tutti questi quesiti, affermando che per quanto riguarda la infertilità e gli aborti, “al momento non c’è nessuna evidenza scientifica di un effetto negativo dei vaccini sulla fertilità maschile o femminile”, mentre dai primi dati sui vaccini somministrati in donne in gravidanza, non c’è stato un aumento di rischio di effetti avversi.

Tra le bufale più evidenti spicca quella relativa al vaccino che modifica il nostro Dna. “I vaccini anti-Covid 19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il Dna. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il Sars-CoV-2”.

L’Istituto avverte comunque che tutti i vaccini possono avere effetti collaterali. In merito alle trombosi e alle miocarditi, le Agenzie regolatorie riportano queste due patrologie come rari effetti avversi, ma nel rapporto tra benefici e rischi, sono i primi a essere in considerevole vantaggio.

Le varianti e l’estate

Tra le ultime fake news spuntano anche quelle che i vaccini provocano il diffondersi di più varianti. Sono oggetto di cronaca e legittimo timore le varianti Delta e Lambda, con la paura di dover ripetere un altro autunno terribile, fatte di zone gialle, arancioni e rosse. “Le varianti emergono perché il virus, replicandosi, tende a sviluppare nuove mutazioni”, spiega l’Iss. “I vaccini, riducendo la circolazione, limitano la possibilità che il virus muti. Le varianti in circolazione in questo momento sono state osservate per la prima volta lo scorso dicembre, quando ancora le campagne vaccinali erano iniziate in pochissimi Paesi”.

Infine molti pensano che durante l’estate il virus non colpisca o, se lo fa, lo fa in modo minore rispetto alle stagioni più fredde. Pertanto, secondo alcuni, vaccinarsi in estate non è urgente perché il virus scompare durante la stagione calda. “La trasmissione del virus è facilitata dalla frequentazione degli ambienti chiusi, ma anche all’aperto, in caso di assembramenti, è possibile la sua circolazione ed è quindi necessario adottare le misure opportune”.

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