Ex Ilva: Fim sospende sciopero per misure anti-coronavirus

TARANTO – Per l’ex Ilva Fim Cisl, accanto alla Fiom, all’Usb e alla Uilm avevano programmato uno sciopero di 10 giorni, perché secondo loro ArcelorMittal non aveva attuato le misure di sicurezza per i lavoratori e per le industrie dell’indotto per affrontare l’emergenza Coronavirus.

Infatti, secondo le sigle sindacali, si chiedeva un incontro per attuare queste misure per definirle insieme da tre giorni, ma senza alcun risultato.

Così era nata l’idea di programmare uno sciopero dal 13 al 22 di marzo. Infatti, si parlava dalle ore 07.00 di oggi fino alle 23.00 del 22.

Quindi erano chiamati all’appello non solo gli operai dell’ex Ilva, ma anche gli operatori che lavorano per le aziende dell’indotto.

ArcelorMittal ha dichiarato in una nota la disponibilità a esaminare le richieste sindacali. Quindi Fim Taranto ha sospeso lo sciopero, precisando che se l’azienda non provvederà a realizzare effettivamente l’incontro, si tornerà all’adesione.

Sempre nella giornata di oggi, le segreterie delle sigle sindacali Fiom e Uilm si sono ritrovate in due delegazioni alla prefettura di Taranto. Infatti, spiegano che parteciperanno allo sciopero a partire dal 16 di marzo se non ci saranno contromisure per tutelare la salute dei lavoratori.

(…) l’oggettiva penuria di dispositivi di protezione individuale utili a prevenire i contagi, Fiom e Uilm in assenza di interventi mirati e immediati proclameranno uno sciopero dello stabilimento siderurgico di Taranto a far data dal 16 marzo fino a domenica 22 marzo” hanno spiegato gli organizzatori.

ArcelorMittal ha poi risposto. “(…) la società ha attuato tutte le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 al fine di tutelare la salute dei lavoratori”.

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