Hai questo particolare gettone telefonico? Ecco quanto puoi guadagnare

Molto prima dell’avvento dei cellulari ed in moltissimi casi anche prima della diffusione dei telefoni “casalinghi” di tipo fisso, i telefoni pubblici alimentati a gettone hanno avuto una vera e propria importanza che ha impattato in modo considerevole in nazioni come l’Italia. Il 20° secolo in tal senso è stato molto importante anche per l’affermazione del telefono come strumento di comunicazione per tutti, anche proprio “a causa” del gettone telefonico che oggi è un oggetto da collezione.

Non irrilevante però è stato il peso culturale di un oggetto così comune che però in relativamente pochi anni è stato rimpiazzato da altre forme più pratiche e tecnologicamente evolute.

Un esempio è correlato all’esemplare che esamineremo oggi, decisamente particolare.

Hai questo particolare gettone telefonico? Ecco quanto puoi guadagnare

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I gettoni hanno avuto una diffusione piuttosto capillare a partire dagli anni 30 fino agli anni 80, impiegati però fino agli anni 90 per poi diventare sempre meno utilizzati. La loro funzione era molto semplice ma importante, ossia offrire una forma di valuta simile ad una moneta per avere accesso a minuti di telefonate. Ad ogni gettone corrispondeva infatti un lasso di tempo definito, anche oggi conosciuto come “scatto”, che definisce effettivamente parlando l’operato della tempistica.

Il prezzo dei gettoni è stato in questo modo adattato al contesto economico del momento, fino alla loro dismissione progressiva durante gli anni 80 e 90, quando sono stati sostituiti dalle tessere telefoniche e poi dai cellulari. Poco prima dell’avvento dell’euro la funzionalità dello stato dei gettoni telefonici è stata eliminata.

Anche se tutti i gettoni possono sembrare uguali, le varie fasi storiche che hanno costellato la storia di questi oggetti così importanti, in modo specifico le varianti più diffuse presentano un modello unico, realizzato spesso in ottone o in altri materiali simili. E sono riconoscibili spesso dalla dicitura dello stabilimento che lo ha realizzato e dalle 4 cifre presenti su uno dei lati che identificano mese ed anno. Ma questo modello è stato adottato solo dalla fine degli anni 50, durante il periodo bellico e quello immediatamente successivo sono state concepite altre versioni diverse come i gettoni ESM, che in alcuni casi, a causa di errori di conio presentano uno dei due lati completamente “lisci” quindi senza alcuna forma di emissione coniata.

Questi concepiti in particolare tra gli anni 50 e  60, hanno la peculiarità di essere molto rari e difficilmente classificabili, per questo la valutazione sul mercato dell’usato li porta a valere singolarmente da circa 60 euro fino a 300 euro a seconda delle condizioni.

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