“Non mangiare tonno in scatola!”: attenzione, ecco le pericolose conseguenze

Il tonno in scatola è un alimento davvero molto popolare e famoso, un alimento che viene spesso consumato per la sua praticità e la sua versatilità in tantissime ricette. Tuttavia, è sempre importante essere ben consapevoli di tutte le conseguenze che il consumo eccessivo di tonno in scatola può avere sul nostro corpo. Uno dei principali problemi che vengono però associati al tonno in scatola è la presenza di mercurio.

Il mercurio è un metallo pesante che si accumula nella catena alimentare marina e può essere tossico per la salute dell’uomo. Il tonno, essendo comunque un grande predatore, accumula degli alti livelli di mercurio rispetto ad altri pesci, magari di dimensioni più ridotte. Nel momento in cui lo consumiamo regolarmente, il mercurio può accumularsi nel nostro organismo nel corso del tempo e causare parecchi danni alla salute.

L’eccessiva esposizione al mercurio può avere delle conseguenze gravi, soprattutto per le donne in gravidanza e per i bambini. Il mercurio può danneggiare il nostro sistema nervoso in via di sviluppo dei feti e dei bambini più piccoli, compromettendo il loro sviluppo sia cognitivo che motorio. Inoltre, esso può anche influire in maniera negativa sul sistema cardiovascolare ed immunitario degli adulti.

Ma che cosa c’è dentro il tonno in scatola?

Oltre al mercurio, però, c’è un altro problema che riguarda il tonno in scatola ed è il suo contenuto di sodio. Molte marche di tonno in scatola vengono infatti conservate in soluzioni salate al fine di prolungare la loro durata. Il consumo eccessivo di sodio può addirittura arrivare a causare un aumento della pressione sanguigna, mettendo completamente a rischio la salute cardiovascolare. Le persone che soffrono di ipertensione o di problemi cardiaci dovrebbero infatti prestare particolare attenzione al consumo di questo alimento a causa del suo contenuto di sodio.

Inoltre, il tonno in scatola può anche essere ricco di conservanti e di additivi, quali il bisfenolo A, utilizzato nelle lattine per preservare il cibo. Il BPA è stato anche associato a gravi e complessi problemi ormonali e può perfino interferire con il sistema endocrino. Alcuni studi hanno suggerito un possibile collegamento tra l’esposizione al BPA e l’aumento del rischio delle malattie cardiache, del diabete e del cancro.

Un’altra questione da tenere in considerazione riguarda anche la sostenibilità del tonno in scatola. La pesca eccessiva e non regolamentata hanno avuto come causa una diminuzione delle popolazioni di tonno in tutto il mondo. L’uso delle tecniche di pesca distruttive, quale la pesca a strascico, ha un impatto decisamente negativo sull’ecosistema marino, distruggendo habitat sensibili e catturando delle specie non target.

In conclusione vi possiamo dire che il tonno in scatola può rappresentare un serio e grande rischio per la salute dell’uomo se viene consumato in eccesso. Il mercurio, il contenuto di sodio e i vari additivi che si ritrovano in questo alimento, possono avere conseguenze negative su tutto il nostro organismo.

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