“Non fare bonifici online!”: attenzione, ecco perchè

I bonifici oggi sono molto più diversificati e diffusi rispetto al passato, anche perchè spesso “incentivati” dalle banche e dagli organi dello stato come strumento di “spostamento” di quantità di denaro molto più sicuri rispetto ad altri. In un contesto in cui la moneta elettronica la fa praticamente “da padrone” in senso assoluto i  bonifici esistono in differenziazioni maggiori anche perchè ottimizzati nell’utilizzo. Eppure soprattutto a causa di diversi rischi online, in alcuni casi non è consigliabile fare bonifici.

Le motivazioni sono improntate ai rischi della sicurezza: molte truffe e raggiri invitano alla prudenza quando si tratta di sicurezza online.

Quando non è mai consigliabile fare bonifici online? Ecco qualche esempio pratico che può servici per “mantenere alta la guardia”.

“Non fare bonifici online!”: attenzione, ecco perchè

Non fare bonifici online

I bonifici sono considerati, a ragione, un metodo di trasferimento di denaro senza reali limiti, tra due parti, possibile grazie a dei codici identificativi che in Italia hanno 27 lettere e numeri, che costituiscono il cosiddetto IBAN. Grazie alla diffusione di carte prepagate con IBAN oltre ai tradizionali conti, i costi e le tempistiche dei bonifici sono divenuti favorevoli anche per importi non così considerevoli.

Molto semplicemente la nomea di elevata affidabilità di un bonifico è legata alla tracciabilità (eccezion fatta per la variante Istantanea di cui ci occuperemo a breve) che però può non essere sufficiente se la vittima e quindi l’autore di un bonifico è sottoposto ad un raggiro.

Quasi sempre le truffe utilizzano il metodo del phishing, ossia la truffa visiva che si sviluppa attraverso una mail, una notifica on un SMS che simula una comunicazione bancaria, postale o qualsiasi altro tipo di ente dello stato come ad esempio l’Agenzia delle Entrate.

Per questo motivo bisogna sempre diffidare dalle comunicazioni farlocche che possono invitarci ad effettuare un bonifico per ad esempio “sbloccare eventuali pagamenti bloccati” oppure riscattare premi particolari: in tutti i casi questi sono truffe  effettive, e dopo può essere difficile spiegare il tutto alla banca per un eventuale rimborso, in modo specifico la prima parte di un IBAN evidenzia anche il paese di provenienza dalla parte iniziale, se questo non è IT è meglio diffidare ancora di più perchè spesso i truffatori si affidano a conti esteri difficili da rintracciare.

In ultimo va considerato il contesto dei bonifici istantanei, che è una tecnologia molto utilizzata e decisamente utile ma che come accennato, non è praticamente tracciabile, quindi fa utilizzata solo con persone di cui abbiamo una buona conoscenza evitando ad esempio di utilizzarlo negli ambiti degli acquisti online.

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