Franco Bernabé di Acciaierie parla di DRI d’Italia

TARANTO – Le parole di Franco Bernabè su DRI “è un’azienda che nasce in concomitanza al piano di ambientalizzazione del sito di Taranto ma ha una vocazione più ampia. Per il contesto in cui si colloca. Nel giro di qualche anno avere a disposizione una materia prima come il DRI sarà una necessità perché la nostra industria possa restare competitiva. Stiamo parlando di un’operazione di politica industriale con uno sguardo al medio-lungo periodo”, visto che un colosso come la Cina, ma anche Francia, Canada ed altre realtà europee hanno programmato per i prossimi anni la conversione di impianti a ciclo integrale in realtà a produzione da forno elettrico EAF.”

Franco Bernabé parla di DRI

DRI d’Italia viene vista dunque come “una realtà a servizio dell’intera industria italiana, aperta alle acciaierie nazionali, ma anche ad altri investitori. La mia presenza e quella di Stefano Cao ai vertici non è casuale: le nostre competenze sono finalizzate al fatto che per prima cosa si devono costruire delle relazioni internazionali solide per far sì che possiamo avere a disposizione le materie prime, quali minerale e gas, a prezzi competitivi, in maniera che si possa permettere ai clienti di mantenersi nel breakeven point necessario a non perdere di competitività sia in Europa che all’estero. L’approvvigionamento delle materie prime è una questione di sopravvivenza dell’acciaio italiano se si tiene conto degli sviluppi del contesto internazionale”.

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Tornando a Taranto ed all’ex Ilva, Bernabè sottolinea come “In questi pochi mesi si è fatto parecchio per cercare di definire il piano di decarbonizzazione e per la stesura del piano industriale, anche se mancano ancora alcuni tasselli da posizionare perché possa essere completato. Tasselli che sono anche legati a circostanze esterne che non dipendono da noi, ma che devono andare a posto per poter dare concretezza agli interventi e metterci anche nelle condizioni di presentare in maniera dettagliata come vogliamo muoverci. Oltre che su questi aspetti, abbiamo lavorato per coinvolgere maggiormente il territorio e dialogare con esso. Ci siamo messi ad ascoltarne le ragioni e a tenerne conto nelle nostre scelte. Stiamo facendo tutto il possibile per far sì che questo stabilimento possa essere compatibile, anche se devo dire che anche ArcelorMittal sul fronte AIA aveva già avviato interventi importanti che giungeranno a completamento nel 2023. Vogliamo che tutto possa funzionare al meglio; abbiamo fatto i primi passi ma la strada è ancora lunga” ha concluso.

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