Enel Energia risponde a SLC CGIL sul call center di Taranto

TARANTOSlc Cgil di Taranto fa sapere che Enel Energia ha immediatamente risposto alla nota precedentemente diffusa per denunciare la condizione lavorativa in cui versa un call center in quel di Taranto. Ecco le parole del gestore di energia elettrica.

Enel Energia risponde su Taranto

“Dopo la denuncia agli organi ispettivi ed al committente ENEL ENERGIA, siamo stati contattati stamattina dallo stesso committente: non era un atto scontato e per questo lo riconosciamo per tempi e contenuti. Lo stesso committente ci ha comunicato l’avvio di una verifica interna ed ha affermato l’assenza di rapporti in essere con il call center Sinergia Direct: contestualmente è partita una verifica per il comportamento di altri partner da parte della stessa ENEL ENERGIA. Abbiamo ricevuto rassicurazioni che, accertate dinamiche e responsabilità, saranno presi immediati provvedimenti“. Così commenta il segretario generale della SLC CGIL Taranto Andrea Lumino.

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“Come SLC CGIL Taranto diamo atto al committente del tempestivo intervento ma ci poniamo, in riferimento a tutto il sistema del customer care (non solo quindi in relazione a questo committente) che così non si regge: non è possibile che ci siano appalti e subappalti incontrollati e facciamo appello al Governo ed al Ministero di prendere posizione su un tema così delicato che riguarda le condizioni di lavoro di migliaia di persone ed, evidentemente, la tutela della privacy rispetto ai dati personali di milioni di cittadini che teoricamente potrebbero comunicare dati sensibili o aderire a proposte commerciali senza il benché minimo controllo” chiarisce Lumino.

“In questo settore, stabilizzare vuol dire garantire lavoratori e cittadini. Nel caso di fattispecie, la SLC CGIL di Taranto chiede ad ENEL ENERGIA, che ringraziamo ancora per il tempestivo intervento, di procedere ai controlli necessari ma non girarsi, dopo, dall’altra parte: ci sono alcune decine di persone, con le loro famiglie, che hanno accettato il ricatto “per necessità” di quelle condizioni capestro: salviamo insieme lavoratori e lavoro. Siamo fiduciosi che un’importante azienda a partecipazione statale come ENEL ENERGIA non si tirerà indietro. In questi giorni, a Taranto, abbiamo ancora una volta segnato il passo: vogliamo lavorare ma non essere schiavizzati in nome del ricatto sociale”.

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