Emigrazione ospedaliera al +1% a Taranto

TARANTO – L’emigrazione ospedaliera aumenta dell’1%, mentre resta stabile il numero di over 65 che richiede l’assistenza domiciliare integrata.

In generale, in tutto il territorio nazionale le giornate di degenza si riducono. A dirlo è l’Istat, che certifica a livello della provincia di Taranto e di Regione Puglia la situazione con una “Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo”.

L’assistenza domiciliare è ridotta a Taranto, ma è stabile. Dal 2005-2015 solo lo 0,6% degli anziani tarantini usufruisce di questo servizio, ben sotto la media italiana dell’1,2%.

Aumenta, invece, la spesa per l’assistenza domiciliare integrata. Continua sia a livello locale che nazionale l’emigrazione ospedaliera, che dal 2006 al 2016 va ad aumentare di un punto percentuale, dall’8,2% al 9,2%, molto più della media nazionale dello 0,6%.

Le giornate di degenza superiore ai 3 giorni calano del 17,4% in Italia, ma a Taranto si arriva anche al -20,8%. Le cause di questi dati sono:

  • il contenimento della spesa,
  • il contrasto ai ricoveri impropri,
  • la progressiva deospedalizzazione di alcune cure subito dopo la degenza.

La presa in carico dei bambini da 0 ai 3 anni negli asili nido, micronido o servizi integrativi e a Taranto è del 9,8%. Un dato che è ben lontano dalla media nazionale.

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