Vecchie bollette di gas e luce: ecco quando non devi pagarle

Elemento fondamentale per ogni tipologia di stato funzionale e fondamentale anche per una distribuzione dell’energia efficiente, le bollette costituiscono qualcosa che ancora alla realtà la maggior parte dei cittadini con degli obblighi impellenti di pagamento che inevitabilmente vanno ad impattare sulla spesa mensile. Ogni bolletta fa riferimento ad uno specifico lasso si tempo legato ovviamente al periodo di utilizzo ed anche se prevedibilmente siamo portati ad associare alle fatture energetiche  una forma di obbligo assoluto e perenne nel doverle pagare ma ci sono alcuni casi molto specifici che evidenziano il decadimento di questa tipologia di dinamica. Legalmente infatti esistono delle situazioni che portano a non dover obbligatoriamente pagare le vecchie bollette di gas, luce ed acqua senza incappare in reazioni da parte del fornitore di energia.

Si tratta ovviamente di una forma legale, certificata dallo stato italiano che fa esattamente ricorso ad un concetto che in qualche modo tutela l’utilizzatore con questa forma di diritto.

In quali casi possiamo semplicemente non pagare una vecchia bolletta di gas, luce ed acqua?

Vecchie bollette di gas e luce: ecco quando non devi pagarle

Le bollette costituiscono una dinamica che nei dettagli è cambiata parecchio in particolare dall’avvento del mercato libero dell’energia che ha slegato l’idea stessa di un unico fornitore portando il mercato a fornirsi di tutta una serie di nuove società completamente adattate al Nuovo contesto che ha anche reso le fatture obbligatoriamente più trasparenti ed in grado di essere quindi più facili da decifrare.

Il dettaglio che può portarci a non pagare le fa ricorso alla prescrizione ossia una forma di scadenza legale che si applica alle singole fatture ma anche alle forme di conguaglio se la data di emissione è sufficientemente lontana rispetto al contesto attuale. In buona sostanza la prescrizione fa perdere il diritto alla società di appartenenza di fare leva su qualsiasi forma di possibile reazione come può essere il distacco o la riduzione della fornitura. Però per essere a vantaggio del cliente la prescrizione deve prima di tutto essere controllata nella sua forma: le bollette della luce ad esempio che sono state emesse fino al 2 marzo 2018, hanno la prescrizione di 5 anni, poi diventa di 2, quelle del gas hanno lo stesso funzionamento  di scadenza da 5 a 2 anni dal 1° gennaio 2019, quelle dell’acqua vedono scattare la prescrizione da 2 a 5 anni dal 2 gennaio 2020.

È importante ricordare che la prescrizione si applica esclusivamente se in questo lasso di tempo non sono nel frattempo arrivati solleciti.

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