Allerta api: ecco cosa fare se si viene punti

Con l’arrivo della bella stagione, la natura si risveglia e con essa, di conseguenza, si presenta anche il rischio di essere punti da insetti aculeati. Ciò che bisogna sapere è che le punture delle api sono in grado di provocare un dolore bruciante a causa del veleno che viene inoculato e che è capace di scatenare una serie di reazioni che partono da un lieve gonfiore con rossore nella sede della puntura ma che possono arrivare, soprattutto nei soggetti allergici, a sintomi più gravi, quali lo shock anafilattico.

Nel caso di anafilassi, risulta necessario recarsi subito al pronto soccorso, in cui verrà iniettata l’adrenalina, invece per placare i fastidi locali sarà sufficiente ricorrere a delle pomate o, meglio ancora, a dei rimedi naturali. Facendosi assistere dai vari professionisti esperti nella lotta contro questi animali, si può anche eliminare il rischio di sgradevoli punture rimuovendo completamente eventuali nidi che sono situati nelle vicinanze della propria casa.

La risposta dell’organismo alle punture delle api può comunque essere di due tipi: una locale e una sistemica. Nel primo caso, vediamo che i sintomi si manifestano nella sede della puntura e che includono: bruciore, dolore simile ad una scottatura, rossore ed anche rigonfiamento pruriginoso. Il gonfiore può durare anche fino a 24 ore e, passato questo arco di tempo, tenderà poi a regredire, mentre il prurito persiste ancora per alcuni giorni.

Nei soggetti predisposti il contatto con il veleno delle api può stimolare una reazione fin troppo grave ed allergica con dei sintomi generalizzati a tutto l’organismo che, se non vengono trattati in maniera tempestiva, possono portare alla morte. Una tumescenza lunga più di 10 cm o una reazione che sia distante dalla sede della puntura dovrebbero mettere immediatamente in allerta.

Punture di api: che cosa bisogna fare?

La paura più grande quando si parla di punture di api è sicuramente lo shock anafilattico, che si manifesta con un aumento repentino della temperatura corporea insieme a brividi e linfonodi ingrossati, vasodilatazione,  calo della pressione e vari capogiri insieme alla sudorazione fredda e allo svenimento, mancanza di respiro, senso di oppressione al torace e nausea con vomito.

Nel momento in cui si viene punti da un’ape, è indispensabile mantenere la calma e spostarsi in un punto più sicuro che sia ben lontano dall’insetto. Le api sono degli insetti particolarmente aggressivi che possono pungere anche se non vengono provocate e il loro pungiglione è liscio senza traccia di alcuna ferita, una caratteristica che permette loro di pungere la vittima in maniera ripetuta.

Si consiglia sempre verificare che l’aculeo non sia presente al fine di evitare un ulteriore rilascio di veleno. Per asportarlo, oltre a questo, è preferibile utilizzare una pinzetta ben disinfettata. Successivamente all’aver lavato la zona interessata con acqua e sapone, si consiglia di applicare il ghiaccio dato che favorirà la riduzione del gonfiore.

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