Attenzione al digitale terrestre: ecco i cinque canali che non potrai più vedere

La Tv rappresenta oramai uno strumento pressochè immancabile nella maggioranza delle abitazioni italiane, almeno dalle ultime decadi del 20° secolo, considerata uno strumento “pionieristico”  all’inizio del Novecento, è divenuta poi una sorta di simbolo della crescita economica del secondo dopoguerra, in particolare dagli anni 60 sempre più apparecchi televisivi hanno contrassegnato la vita degli italiani, ed ancora oggi il tutto prosegue, anche con il digitale terrestre alcuni canali non si possono più vedere.

Questa tematica è stata più volte ripercorsa e riutilizzata da parte anche dello stesso Stato che in circa 2 decadi ha di fatto dovuto incentivare  il passaggio dapprima al digitale terrestre, nella sua prima generazione e poi alla seconda.

Si tratta quindi di una forma di “stabilità” che è stata resa tale solo in tempi relativamente recenti. Quali sono i canali che non si possono più vedere?

Attenzione al digitale terrestre: ecco i cinque canali che non potrai più vedere

digitale terrestre cinque canali che non potrai più vedere

Dall’inizio del 21° secolo, la maggior parte delle nazioni europee ha iniziato a sviluppare piani per adattarsi al digitale terrestre, una nuova tipologia di segnale televisivo che non “passa” più attraverso il tradizionale analogico ma che mette a disposizione un numero di bande, quindi canali potenziali particolarmente numerosi, oltre ad una migliorata qualità video ed audio.

Questo però ha portato anche all’abbandono dei vecchi segnali con conseguente necessità di doversi adattare con l’ausilio di TV e decoder in grado di essere compatibili con il nuovo segnale.

Lo stesso è stato aggiornato da compressione MPEG-2 a MPEG-4 con l’adozione del digitale terrestre di 2° generazione, che ha portato ad un nuovo processo di aggiornamento che passa inevitabilmente attraverso una forma di attuazione di nuovi TV e Decoder, oggi riconoscibili dalla dicitura DVB-T2.

Questo è stato a capo di un processo effettivo che è terminato di fatto con il 2023, in quanto tutte le TV ed i decoder venduti dalla fine del 2020 sono già di default compatibili con il nuovo standard effettivo, che ha anche spento tutti i vecchi canali in bassa definizione definiti spesso SD come ad esempio  Rai 4 e 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + HD, Rai Premium e Rai Scuola ed in generale tutti i canali “oltre” i tradizionali Rai 1, Rai 2 e Rai 3, già da tempo adattati al formato e risoluzione HD.

Situazione analoga per tutti i canali oltre ai vari Canale 5, Italia 1 e Rete 4, come ad esempio TgCom24 e Mediaset Italia 2, che necessitano di un Decoder o di un TV con la dicitura DVB-T2 per funzionare.

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