Hai la vecchia moneta italiana con Minerva? Ecco il valore ufficiale – FOTO

La storia della monetazione italiana è estremamente ricca di esemplari che hanno nel loro piccolo, fatto la storia, e molte di queste emissioni seppur oramai fuori corso come tutta la lira, abbandonta nel 2002 per far spazio all’euro, mantiene ancora un fascino che sotto molti punti di vista è aumentato proprio a causa di una forma di nuovo interesse nei confronti delle vecchie monete e banconote. Una vecchia moneta italiana come quella che raffigura Minerva oggi pur essendo conosciuta, non viene sempre compresa appieno nel valore economico potenziale.

Il valore infatti di questa moneta, che è stata la prima e sicuramente la più diffusa da 100 lire in formato metallico, è variabile a seconda della presenza di vari fattori.

Quanto vale una moneta con Minerva nella sua affermazione più rara possibile? Il valore ufficiale è sorprendentemente elevato.

Hai la vecchia moneta italiana con Minerva? Ecco il valore ufficiale – FOTO

La moneta con Minerva è stata emessa in due principali versioni, di cui la prima è stata quella dal maggior successo in assoluto. Conosciuta come Minerva 1° tipo, costituisce ancora oggi uno dei principali esempi di successo e diffusione di esemplari monetari: la dea Minerva, divinità romana simile ad Atena, che proviene dal pantheon greco, è presente con l’elmo mentre impugna una lancia con a fianco un albero di alloro simbolo di successo e vittoria.

Poco più in basso è presente l’anno di coniatura (la Minerva 1° tipo è stata emessa con grande continuità dal 1955 al 1989), e sullo stesso lato sono riconoscibili dettagli come il valore facciale da 100 lire ed il simbolo della zecca di Roma, una R posizionata a destra.

L’altro lato è riconoscibile dalla figura di una testa femminile con ramo di alloro tra i capelli, con la dicitura della Repubblica Italiana intorno. Ma quanto vale questa diffusa moneta? Quasi tutti gli esemplari più interessanti per questioni di tiratura sono quelli degli anni 50 ed inizio anni 60, che hanno un valore medio che si aggira tra i 5 euro (buono stato) fino a 200-300 euro (stato fior di conio, ossia il migliore possibile). Esistono però monete che valgono di più come un errore di conio datato 1972 che è riconoscibile da una barretta in diagonale presente accanto all’anno.

Questa può valere dai 150 fino a quasi 700 euro.

Ma non è la moneta da 100 lire più rara, primato che spetta all’emissione di prova del 1954, concepita in pochissimi esemplari e per questo oggi ricercatissima: il valore massimo per un esemplare del 1954, quasi impossibile da distinguere da quelle coniate successivamente (eccezion fatta per la scritta prova oltre che per la presenza dell’anno 1954) si aggira sui 3000 euro.

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