In primavera una nuova stanza per la narcosi per i bambini del reparto di oncologia a Taranto

TARANTO – Nella prossima primavera, il reparto pediatrico di Oncoematologia dell’Ospedale del SS. Annunziata, verrà realizzata una stanza per la narcosi dedicata ai bambini oncologici.

L’importante annuncio è stato fatto dal Dottore Cecinati Valerio, il direttore di Oncoematologia, durante una conferenza stampa nel quale sono stati comunicate come verranno spese le somme che sono state raccolte durante quest’estate grazie a un’iniziativa di beneficenza.

La stanza delle narcosi, come spiegato dal dottor Cecinati, sarà possibile svolgere all’interno del reparto tutte le procedure terapeutiche e diagnostiche, in collaborazione con il Dottor Cacciapaglia del reparto di Rianimazione e Anestesia. Così per l’anestesia dei bambini non ci sarà bisogno di doverli trasferire.

Durante lo stesso periodo, l’intenzione è l’istituzione di una borsa di studio per un’infermiera che si dedichi esclusivamente all’assistenza dei bambini del reparto oncologico.

La nuova stanza per le narcosi dei bambini oncologici verrà dotata di macchinari e attrezzature moderne, necessarie per narcotizzare i più piccoli evitando loro il dolore delle pratiche terapeutiche e diagnostiche.

I fondi sono quelli raccolti con le magliette di “Ie Jesche Pacce Pe Te” con la collaborazione e testimonial della giornalista Nadia Toffa da poco scomparsa. Le altre somme necessarie sono state raccolte nell’occasione con la vendita dei biglietti dell’evento organizzato dall’Associazione “Love More Nation”, “Music For Love” e Musikeria.

Con i biglietti sono stati raccolti 34 mila euro versati alla Onlus Koalizzati per Matteo, dove sono stati aggiunti altri 10 mila euro con un evento organizzato in precedentemente.

L’associazione ricorda il piccolo Matteo, un bambino di 10 anni, morto per un neuroblastoma nel 2015. Il padre di Matteo, dunque si dice felice di aver potuto contribuire attivamente a far crescere il reparto dell’ospedale tarantino, ricordando i disagi dovuti ai viaggi nelle città per cercare di curare il piccolo Matteo.

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