Il farro va bene per la dieta e per il cuore: tutti i vantaggi (e i contro)

Il farro è un alimento spesso sottovalutato, ma che in realtà è ottimo per chi segue una dieta alimentare, è un valido sostitutivo di alimenti come pane e pasta e può essere consumato veramente da tutti, anche da chi soffre di sindrome del colon irritabile. Si tratta di un alimento nutriente, completo e in grado di apportare benefici all’organismo umano, ricco di proteine e privo di colesterolo, così come di vitamine (A, B, C) e Sali minerali, nonché selenio (ottimo perché garantisce proprietà antiossidanti). Come per ogni cosa sono presenti anche eventuali controindicazioni, ma nella lista dei vantaggi e degli svantaggi, si primi sembrano prevalere. Andiamo a vedere a chi è consigliato mangiare farro, quali sono le caratteristiche principali e i vantaggi e come mangiarlo.

Tipologie di farro da conoscere

Questo tipo di alimento si divide in 3 tipi:

  • Farro piccolo (monocococco): la peculiarità di questo tipo di farro è che ogni spiga produce un solo chicco dalle elevate e concentrate proprietà nutrizionali.
  • Farro medio (dicocco): è quello più diffuso nei Paesi mediterranei, ogni spiga produce due chicchi e dunque risulta più produttivo.
  • Farro grande (spelta): detto anche farricello, è un ibrido, prodotto da un mix tra il dicocco e una graminacea selvatica. È anche la variante meno pregiata.

Inoltre in commercio puoi trovare generalmente due tipi di farro:

  • Farro decorticato: dovrai lasciare in ammollo per una notte, o per almeno 8 ore) prima di cucinarlo e consumarlo;
  • Farro perlato: non ha bisogno dell’ammollo, ma si deve sciacquare prima di cucinarlo (solitamente per 30 minuti) al fine di togliere le impurità. Rispetto al decorticato, questo tipo di farro risulta meno nutriente.

Farro benefici e vantaggi

Farro calorie: quante sono? Il farro è un alimento che contiene molte poche calorie, certamente in quantità più basse rispetto agli altri cereali. Ogni 100 grammi di questo frumento, infatti, si consumano 335 calorie. L’alimento consente anche di essere sazi, e come abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo può sostituire degnamente pane e pasta. Un altro elemento che apporta vantaggi al nostro organismo è sicuramente l’alto contenuto di fibre, soprattutto nel farro integrale. Per aumentare le fibre e il potenziale in esso insito, gli accostamenti migliori sono quelli con il pesce e con le verdure. Grazie a questo contenuto, questo cereale aiuta a prevenire e combattere i calcoli e a permettere una digestione agevole.

Insomma, il farro fa bene. Tra i numerosi vantaggi di questo frumento spunta anche la sua capacità di stimolare il triptofano, che è alla base della serotonina, l’ormone del buonumore, incentivato ulteriormente dalla presenza del magnesio, che aiuta a far stare meglio il sistema nervoso e il sistema muscolare. Mangiare farro la sera può essere una ottima idea, soprattutto se accompagnato da altri legumi (senza mai esagerare, naturalmente), perché favorisce la qualità del sonno e consente di dormire meglio.

Questo alimento è inoltre importantissimo perché ricco di contenuto proteico e privo di colesterolo ed è un ottimo aiuto per combattere l’anemia. Inoltre produce ferro, soprattutto se abbinato ad altri alimenti contenenti ferro, come ad esempio gli spinaci, ma anche gli altri legumi. Oltre alle vitamine (presenti la A, la B, la C e la E), il farro presenta anche una buona quantità di selenio e potassio, che favoriscono in modo considerevole la circolazione sanguigna. Mangiare farro, dunque, fa bene anche al cuore.

Visto l’alto contenuto di ferro e l’azione contro la eventuale stipsi e costipazione, il farro è un alimento che andrebbe integrato nella dieta di una donna in gravidanza, anche perché è in grado di prevenire l’insorgere del diabete gestazionale.

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Chi non può assumerlo

Ci sono due categorie di persone che forse farebbero bene a evitare di consumare il farro durante i loro pasti: i primi sono i soggetti che soffrono di celiachia. È vero che il farro risulta più digeribile rispetto agli altri tipi di grano (soprattutto il farro monococco integrale, che contiene percentuali veramente minime di glutine), ma resta sempre un cereale che contiene quella sostanza. Farro glutine è una chiave di ricerca digitata spesso da utenti celiachi, con un basso livello di intolleranza, proprio per capire se si possa mangiare o meno. Comunque la risposta è sì: il farro contiene glutine.

La seconda categoria di persone che farebbe bene a evitare questo alimento è chi soffre di disturbi intestinali o di digestione, proprio a causa dell’elevato contenuto di fibre presenti in questo alimento.

Come mangiare il farro

Esistono moltissime ricette, anche online, che potranno aiutarti a variare una dieta di farro. Lo puoi mangiare da solo, a mo’ di insalata, condito con un filo di olio, oppure fare un classico farro con verdure, o ancora aggiungervi del pesce o delle buone zuppe. Tra queste ultime la minestra consigliata, soprattutto durante la stagione fredda, è la zuppa di legumi, che in realtà potrebbe andare bene anche d’estate, magari mangiata fredda. Infine non dimenticate di variare con qualche insalata mista, con verdure grigliate o saltate, formaggi, tonno, pomodori, pollo o tacchino.

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