Antica moneta da 20 centesimi, ecco il valore che soprende tutti

In Italia si è fatto ricorso naturalmente ad una serie di condizioni economiche che hanno modificato il valore delle emissioni monetarie, che hanno portato a varie modifiche della lira italiana, valuta adottata nell’Ottocento in modo sempre più centralizzato e radicato fino alla dismissione della stessa, avvenuta praticamente due secoli dopo, nel 2002, con l’arrivo dell’euro. Se oggi i centesimi sono stati riportati all’utilizzo costante, questi erano stati invece completamente dismessi già molti decenni prima dell’uscita di scena della lira, ma fino alla prima metà del Novecento erano emissioni molto comuni, come può essere una antica moneta da 20 centesimi di lira.

Nel corso della storia del nostro paese e della sua conseguente monetazione, anche emissioni del genere hanno visto esemplari molto interessanti e rari.

Un esempio è l’esemplare in questione che è molto riconoscibile presso gli appassionati di monete. Quanto vale?

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Antica moneta da 20 centesimi

L’emissione da 20 centesimi ha avuto un valore più che discreto tra la seconda metà del 19° secolo e la prima metà del secolo successivo. Un esempio è costituito dalla moneta da 20 centesimi di lira concepita in nichelio , una lega in precedenza mai utilizzata realmente, prima del 1908. Emissione anche esteticamente molto diversa in quanto non presenta il volto del re di turno ma presenta un volto di profilo su stile Liberty con in mano una spiga di grano, mentre l’altro lato è contraddistinta da una figura femminile intera che simboleggia per l’appunto la libertà.

Molto apprezzata già ai tempi dagli appassionati, fu anche sotto “spinta” del re Vittorio Emanuele III, grande appassionato di numismatica, che invitò la zecca ha concepire dietro una opportuna commissione, una moneta del genere, coniata fino al 1918 e successivamente esclusivamente per i collezionisti.

La moneta presenta delle dimensioni medie ed oggi non è rarissima, ma è molto complicato trovarla in condizioni realmente impattanti, in quanto gli esemplari in eccellente stato sono molto rari e conservati dagli appassionati. Il valore è piuttosto importante, e risulta essere tra i 30 euro se il pezzo non è perfetto ma “circolato” fino a oltre 400 euro per un esemplare in condizioni perfette, Fior di Conio.

Difficilissimo valutare gli esemplari concepiti tra gli anni 20 e 30 per i collezionisti e numismatici, ma alcuni “pezzi” sono stati venduti anche per diverse migliaia di euro.

Rarissima è anche la versione di “prova” del 1907 di questa emissione che può valere oggi attivamente tra i 2000 ed i 3000 euro.

Antica moneta da 20 centesimi
 
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