Gettone Telefonico TETI, sai quanto vale oggi? La risposta lascia senza parole

La descrizione del gettone telefonico può apparire quasi superflua in quanto moltissimi sanno o ricordano esattamente di cosa si tratta: una forma di piccolo disco metallico che ricorda una moneta, e che in effetti “simula” o simulava in passato la funzione del denaro per una specifica funzione, ossia quella di sfruttare i telefoni pubblici per le telefonate, un elemento che proprio assieme al gettone telefonico risulta essere oramai un concetto obsoleto. Può capire oggi di ritrovare un particolare gettone telefonico con una sigla molto comune e diffusa come TETI.

Infatti a lungo i gettoni telefonici in Italia non sono stati sviluppati da una unica entità ma da vari stabilimenti disseminati in aree dislocate in tutto il paese.

Oggi un gettone telefonico TETI quanto può valere? E cosa significa questa specifica sigla?

Hai questo vecchio gettone telefonico TETI? Ecco il valore di oggi

Gettone-telefonico Teti

Si può dividere la storia del gettone telefonico in due parti, la prima corrispondente alla prima metà del Novecento dove il servizio telefonico statale era agli albori e non esisteva ancora una forma centralizzata di società telefonica di stato, ma varie sezioni di compagnia telefonica. TETI, che sta Società Telefonica Tirrena, è stata fondata nel 1924 ed   operava in Liguria, Toscana, Lazio, Sardegna e nel circondario di Orvieto in Umbria, è stata tra le più importanti in senso assoluto, in quanto è stata una delle prima ad essere stata fondata ma anche una delle più attive fin dallo scorso secolo nell’ambito dei servizi telefonici.

Anche i gettoni TETI sono stati significativi in quanto nel 1945 è stata proprio la Società Telefonica Tirrena a concepire il modello del gettone a tre scalanature, il primo che sarà poi compatibile per tutte le altre cabine telefoniche disposte in tutto il paese, che sarà il “modello” utilizzato poi dal 1959, attraverso il processo di unificazione, che a sua volta porterà alla nascita della SIP alcuni anni dopo. Il modello della TETI, ancora oggi riconoscibile come il gettone telefonico più comune è stato prodotto anche da altre compagnie telefoniche italiane fino al 1980 ed è stato impiegato fino al 2001.

Un gettone TETI del 1945 vale tra i 15 ed i 50 euro, ma uno in alluminio coe in foto, concepito dieci anni prima nel 1935 oggi è particolarmente raro e può portare ad un guadagno sensibilmente importante, anche se influenzato dallo stato di conservazione dell’esemplare, tra i 50 ed i 300 euro se presenta condizione effettivamente perfette, pari al nuovo assoluto.

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