“Non pagare queste bollette”, ecco per quale motivo: “Pazzesco”

Circa il 30 % dei cittadini italiani ammette tramite sondaggi e varie opere di statistica di avere difficoltà nel saldare naturalmente e con regolarità le bollette, ossia le fatture legate al pagamento di forniture tra le più disparate in senso assoluto, soprattutto negli ultimi anni con vari elementi che hanno portato ad aumenti costanti. Pagare le bollette con regolarità ma anche con una certa puntualità ed urgenza risulta essere tra i principali “step” di responsabilità, concetto assolutamente vivo in questo ambito culturale; eppure esistono condizioni specifiche che ci possono portare a non dover pagare alcune bollette, in particolare si tratta di una condizione neanche così rara.

L’obbligo di pagamento delle fatture infatti non è assoluto ma è garantito attraverso alcune forme di scadenza e condizioni che sono fattori determinati dalla legge.

Ed anche le bollette di luce, acqua e gas devono sottostare ad alcuni di questi fattori: vediamo in quali occasioni e casi specifici le bollette possono essere non pagate.

Bollette da non pagare, sai quali sono? Ecco cosa dice la legge

Non pagare queste bollette

Siamo naturalmente portati a considerare le bollette, quindi le fatture di cui facciamo ricorso con regolarità, come qualcosa di assoluto o quasi: sia perchè il non saldarle con una certa rapidità fa aumentare le problematiche ed anche i costi relativi ma anche perchè, banalmente si va incontro spesso ad una sospensione del servizio.

Però esistono alcuni concetti come quello oramai piuttosto conosciuto anche dal cittadino medio che si chiama prescrizione, una condizione legale che interessa una forma di accordo contrattuale tra due parti (in questo caso vale anche il rapporto tra fornitore e cliente) che porta la perdita di diritti di azione da parte dell’azienda che sviluppa la fornitura, in caso di mancato pagamento, a seguito di particolari condizioni.

Nello specifico si può non pagare una bolletta sufficientemente “vecchia” se è passato abbastanza tempo rispetto alla data di emissione, se la stessa fattura nel frattempo non è stata soggetto di sollecito, e questa forma di “scadenza” risulta essere stato modificato alcuni anni fa.

Andando nel dettaglio, tutte le bollette della luce (conguagli compresi) emessi a partire dal 3 marzo 2018, cadono in prescrizione dopo 2 anni, mentre quelle antecedenti mantengono il valore a  5 anni, discorso simile per quelle del gas, che hanno una prescrizione di 5 anni fino al 1° gennaio 2019 (diventa anche in questo caso 2 anni dal giorno successivo), così come quelle del gas che passano da 5 a 2 anni  dal 2 gennaio 2020.

Quelle del telefono mantengono in ogni caso una prescrizione che dura 5 anni dal periodo di emissione.

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