Rinaldo Melucci avverte Conte: “Città stremata”

TARANTO Rinaldo Melucci ha inviato una lettera aperta al Premier Conte perché ritiene che la Città dei Due Mari sia stremata dalla situazione della vertenza con ArcelorMittal per il polo siderurgico.

Infatti, secondo il primo cittadino di Taranto, la società franco-indiana sarebbe tendente a ostacolare un nuovo riesame da parte dell’Aia. A prova di questa affermazione, Melucci fa riferimento a un ricorso.

Infatti, la stessa società ha inviato al Tar del Lazio per andare contro la richiesta di riesame da parte degli enti locali e del ministro per l’Ambiente Costa.

In più, Rinaldo Melucci spiega che la società non vorrebbe offrire margini di dibattito per la questione sanitaria, proprio mentre si sta contrattando con il Governo per il nuovo piano.

Il sindaco ringrazia anche il ministro Patuanelli. “Dice bene il Ministro Patuanelli, la gara del 2017 andava aggiudicata valutando soprattutto i criteri ambientali. Con questi presupposti come possiamo aspettarci che daranno mai aperture” prosegue il sindaco.

Infine, c’è la questione delle aree a caldo, risolta a Genova 20 anni, ma ancora irrisolta a Taranto. Da qui, il riferimento alla città stremata e alle due soluzioni: o ci sono le condizioni o è meglio chiudere.

In più, il sindaco avverte il Premier sull’inutilità di procedere con i negoziati. Da qui la richiesta di difendere la cittadinanza tarantina come “Avvocato del popolo”. Infatti, lo stesso Conte si era descritto così all’inizio del primo Governo.

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