La Playstation 1, spesso ribattezzata con l’uscita dei modelli successivi semplicemente PS1, costituisce una vera forma di spartiacque tra le console da gioco casalinghe sviluppate in ambiti precedenti e quelli successivi, in quanto l’entrata “in scena” nel mondo videoludico da parte di Sony ha avuto un impatto assoluto, sia a fronte di un successo costante ma anche in termini di differenze di programmazione e possibilità.
Nel corso di una “carriera” lunga ed impattante la prima Playstation ha visto anche la nascita di modelli particolari, oggi conosciuti soprattutto dagli utenti più “smanettoni”.
Un particolare modello di Playstation 1 oggi può valere molto di più del costo originale “riconvertito” trattandosi di un esemplare “speciale” quanto raro.
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Commercializzata dopo una progettazione importante e laboriosa, la Playstation, è stata concepita per essere qualcosa di nuovo, sia dal punto di vista hardware, con un insieme di componenti molto “duttile” in termini di sbocchi anche creativi. Ma soprattutto sotto il profilo della programmazione il software della prima Playstation è stato importantissimo, a tratti “storico”: Infatti oltre alle versioni tradizionali corrispondenti alla naturale “livrea” grigia, mantenuta anche per la versione restilizzata PSOne, anche la PS1 ha avuto delle proprie versione speciali.
La più famosa è sicuramente quella per “sviluppatori”, inconfondibile dalla caratteristica colorazione tendente al blu turchese, che è stata chiamata da Sony, Programmer Tool, con un nome in codice DTL-h1000. Non è stata l’unica versione programmer Tool, in quanto è stata concepita anche la DTL-h1200 ad esempio.
Questa rarissima versione era fornita non alla tradizionale clientela ma a tutti i programmatori professionisti, ed oltre alla colorazione diversa, il software era sensibilmente cambiato in quanto risultava essere assente dei blocchi regionali, ossia potevano funzionare sia giochi in modalità NTSC (ossia la forma di standard grafico e sviluppativo maggiormente utilizzata nelle Americhe, in varie nazioni dell’Asia oltre che in Oceania), sia quelle PAL, ossia il formato tendenzialmente impiegato in Europa. In questo modo i programmatori potevano effettivamente testare ogni forma di gioco. La “potenza” rispetto alla versione standard era uguale anche in termini di spazio di memoria allocata.
Data la natura a numero chiuso di questi esemplari, la versione Programmer tool è divenuta molto famosa ed è difficile da trovare in ottimo stato, non è così strano infatti che versioni anche non perfette risultino essere in vendita per oltre 600 euro mentre esemplari con imballo originale e tenuti perfettamente possano far fruttare più di 1000 euro.
