Oggetti simili a monete ma dal ruolo comunque “parallelo” per utilizzo, i gettoni telefonici hanno contraddistinto l’Italia del periodo del boom economico fino a sostanzialmente poche decadi fa, anche se in realtà la loro concezione e diffusione è iniziata ben prima, oramai quasi 1 secolo fa ed ha portato la maggior parte degli italiani delle precedenti generazioni che hanno impiegato il telefono comune e pubblico a lungo, almeno fino allo scorso secolo, nella sua fase finale. La forma del gettone telefonico ha subito variazioni costanti ed in particolare ha trovato una vera e propria affermazione nel modello post seconda guerra mondiale, quello con le 3 scalanature, ma anche in questo caso furono adottati esemplari molto particolari che hanno portato naturalmente anche la concezione di un gettone telefonico senza logo.
Il logo è infatti il simbolo in questo caso impiegato dallo stabilimento di produzione ma che non sempre è stato presente.
Oggi i gettoni telefonici sono mediamente considerati oggetti rari e sufficientemente preziosi, ma quanto vale un esemplare senza logo?
Gettone telefonico senza logo: ecco quanto può valere oggi un esemplare così
Concepiti non dalla Zecca di Roma ma da vari stabilimenti comunque legati allo stato, i gettoni telefonici hanno avuto una diffusione iniziale iniziata verso la fine degli anni 20, inizialmente legati a realtà multiregionali, che sono anche quelle dei loghi presenti su questi esemplari. La prima fase della diffusione del gettone è ovviamente correlata agli anni 30 fino al decennio successivo, poi con il dopoguerra si è gradualmente visto questo oggetto orientarsi in una unificazione effettiva, ossia un solo modello che è stato sviluppato nel 1945, prendendo ad esempio il modello sovracitato delle 3 scalanature che identifica anche quello poi utilizzato da tutto il paese dal 1959 fino a primi anni 80, anche se tutti questi sono rimasti in circolazione fino ai primi anni 2000 del nuovo secolo.
Quelli senza logo appartengono generalmente al contesto tra gli anni 40, nella seconda parte agli anni 50 come gli esemplari già a modello come menzionato ma ancora non parte del modello unificato, realizzati ad esempio sia dalla STET che dalla Stipel. Un esemplare come quello in basso generalmente è ricercato perchè ha questa particolarità dell’assenza del logo ed oggi può identificare un valore importante, che si aggira tra i 40 euro fino a oltre 150 euro a patto di trovarsi davanti ad un pezzo praticamente immacolato nelle sue condizioni.
Qualsiasi gettone particolare, che differisce in maniera anche leggera dal modello impiegato nel proprio contesto storico può valere molto di più della media che solitamente non è alta.
