Bonus Renzi, cambia tutto: ecco come ottenerlo ed a chi spetta

Le principali leggi divenute ” virali ” e conosciute sono spesso legate a governi e personaggi politici che spesso sono lo specchio di decisioni molto importanti, come il famoso Bonus 100 euro chiamato anche Bonus Renzi che nel corso degli anni, seppur adottato dal governo controllato dall’ex sindaco di Firenze, è stato mantenuto ancora oggi, nel 2024, seppur con diverse modifiche orchestrate dagli esecutivi immediatamente successivi. Il Bonus Renzi infatti spetta di diritto a diverse categorie di lavoratori.

Ma chi può ottenerlo oggi? Proviamo a scoprirlo con una serie di casistiche legate al reddito dei lavoratori.

Infatti spicca il reddito come forma principale di requisito per averne diritto.

Chi può ottenere il bonus Renzi nel 2024? Ecco tutte le casistiche e la modalità

bonus renzi

La scorsa Legge di Bilancio 2024 è stata concepita come sempre alla fine di ogni anno ed al suo interno è stato trattato anche il trattamento integrativo, conosciuto proprio come Bonus Renzi, una forma di aggiunta economica in busta paga.

Anche se viene chiamato “Bonus 100 euro” in realtà questo importo erogato mensilmente può raggiungere questa cifra solo se il lavoratore si trova in una condizione di reddito annuo fino a 15 mila euro, in un anno quindi (non è compresa la tredicesima) l’importo massimo e pari a 1.200 euro ogni anno. Il Bonus Renzi può essere comunque ottenuto in un importo minore fino a redditi di 28 mila euro, il datore di lavoro può erogare il bonus ogni mese oppure a fine anno, che viene pagato comunque dallo stato, e non è necessario introdurre una forma di domanda o richiesta specifica: il Bonus Renzi verrà comunque erogato in automatico in busta paga, spetta all’azienda ed al datore di lavoro scegliere se mantenere la cadenza mensile o annuale. Generalmente viene pagata come detto, assieme al salario ma attraverso un accordo lo si può ottenere direttamente entro la fine dell’anno solare.

Spetta a varie categorie di lavoratori ma anche a varie categorie di disoccupati come chi percepisce le indennità NASpI e DIS-COLL, i lavoratori della Pubblica Amministrazione ma anche i lavoratori socialmente utili, tirocinanti e gli stagisti, coloro che hanno aderito ad un progetto co.co.co. Inoltre anche le lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio e i lavoratori in congedo di paternità e buona parte dei lavoratori privati in senso generale.

Oltre che sulla busta paga in associazione al salario ma anche richiesto attraverso opportune sedi in dichiarazione dei redditi.

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