E’ guerra di intelligence per il controllo del mondo, il futuro è il 6G

Non si ferma la guerra di intelligence fra i colossi mondiali che hanno come obiettivo il controllo del pianeta. E’ quello che sta avvenendo tra i maggiori player, Google e Huawei, che stanno puntando sul 6G, che pare in futuro prenderà il posto del e 5G. Si tratta però ancora di un sistema ancora agli inizi, che deve superare molti ostacoli prima di essere commercializzato. Gli ostacoli consistono nella ricerca di base, nell’impatto ambientale e nella progettazione dei materiali. Con il 6G gli scenari di film di fantascienza che anni si immaginavano saranno consentiti.

Guerra di intelligence fra Google e Huawei

Il 6G pare sia anche ideale perché migliorerà la latenza bassa, fondamentale per l’andamento dei mercati finanziari, intelligenza artificiale, difesa, veicoli autonomi e medicina. Mentre attualmente il 5G riduce a 5 millisecondi la latenza, il 6G potrebbe ridurla al di sotto di un millisecondo. Con il 6G velocità sarà di gran lunga superiore a quella del 5G e quindi si potrebbero realizzare numerose applicazioni, che non solo connetteranno gli esseri umani alle macchine, ma anche al mondo digitale. Le visioni tecniche di Huawei e Google ovviamente si scontrano: mentre Huawei ha una visione centralizzata della gestione dei dati, per Google è tutto al contrario.

Stati Uniti e Cina si contendono il dominio

Anche se la guerra di intelligence è in atto, ci vorrà almeno un decennio prima che il 6G raggiunga un potenziale di profitto per chi opera nel settore delle telecomunicazioni, ma vincerà sicuramente il primo paese che deterrà brevetti tecnologici 6G. La nuova tecnologia promette applicazioni strategiche in campo militare e civile. Al momento Stati Uniti e Cina sono coinvolti principalmente in manifestazioni che svolgono sia sui loro territori che nel mondo, e annunciano battaglie mediatiche e organizzazioni strutturate in modo parallelo per ottenere il controllo in quella che sarà il prossimo sistema di comunicazione mondiale wireless. Il pianeta potrebbe ritrovarsi diviso a metà, con due standard di comunicazione diversi, uno controllato dagli americani e l’altro dai cinesi.

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